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Il 12 maggio, in occasione della ricorrenza, una giornata di riflessione sul percorso di rinascita del borgo
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Tra pochi giorni, il 12 maggio 2017 saranno trascorsi vent’anni dal terremoto che alle 15,50 di quell’afoso pomeriggio del 12 maggio 1997 colse di sorpresa i massetani con una violenta scossa che fortunatamente non provocò vittime, ma ingenti danni al patrimonio edilizio, rendendo inagibile l’intero centro storico, fatto evacuare immediatamente ed aggiungendosi al dissesto idrogeologico che già da tempo affliggeva Massa. La gestione dell’emergenza delle prime ore e dei primi giorni fu rapida e consentì un provvisorio ricovero ai senza tetto e un pasto caldo per tutti.
Quella della ricostruzione ebbe una vera svolta il 26 settembre dello stesso anno, quando la stessa sorte toccò purtroppo ad altri territori dell’Umbria e della Marche, anch’essi colpiti dal sisma di cui Massa fece da “cavia”.
Massa Martana venne inglobata nel cratere sismico degli altri territori toccati dal fenomeno e da lì si cominciarono a delineare concretamente le fasi  della ricostruzione ,secondo un nuovo  schema per la prima volta messo in campo dalla Regione Umbria,e con il quale la gestione,vagliata dai vari livelli istituzionali, veniva affidata direttamente ai proprietari degli immobili danneggiati. Un modello che per Massa Martana funzionò e bene se è vero come è vero che le famiglie del centro storico cominciarono a  rientrare nelle loro case, molto sismicamente migliorate,dopo circa 4 anni. E che nessun problema si verificò in fatto a trasparenza e rendicontazione dell’utilizzo dei consistenti  finanziamenti  pubblici affluiti  sui conti correnti dei presidenti delle 27 UMI (unità minime di intervento) in cui il centro storico venne tecnicamente suddiviso per tipologia costruttiva preesistente e conseguentemente ristrutturato. Una meraviglia per la vita di chi oggi vi abita o per gli occhi di chi si trova a passarvi.
E dopo venti anni, il prossimo 12 maggio l’Amministrazione Comunale ricorderà pubblicamente quell’evento e la sua positiva evoluzione con la cittadinanza e con coloro  che vent’anni orsono e negli anni a venire, intervennero nei diversi ruoli pubblici e privati allora ricoperti; tutte le anzidette persone contribuirono, dopo il buio di quel drammatico pomeriggio, al percorso della rinascita di Massa Martana; e con le altre oggi chiamate ad operare per le comunità tremendamente colpite nel 2016 dalla stessa calamità.

Oltre all’inaugurazione di una mostra (che resterà aperta fino al 14 maggio) e alla proiezione di un video rievocativo, il programma prevede una serie di interessanti interventi. Oltre al Sindaco Maria Pia Bruscolotti, spiccano i nomi degli degli ex Presidenti della Regione Bruno Bracalente e Maria Rita Lorenzetti, di Catiuscia Marini attuale presidente della Regione, di Franco Barberi, capo dipartimento della protezione civile e di altri qualificati relatori, di Titti Postiglione della Protezione Civile e di Vasco Errani commissario straordinario per il terremoto del centro Italia.
I temi trattati riguarderanno la sismogenesi dell’area dei Monti Martani, la gestione dell’emergenza del sisma 1997, la ricostruzione e consolidamento della rupe, il ruolo del volontariato e l’attuale emergenza post sisma nel centro Italia.

In allegato il programma degli interventi.

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