Condividi su facebook
Condividi su twitter
Si è concluso il 51esimo Salone internazionale del vino di Verona, con una forte presenza delle aziende umbre
vinitaly3

Vini di qualità, che si identificano con il territorio in cui nascono: è la strada giusta per promuovere e commercializzare il vino umbro. Lo ha confermato la partecipazione al Vinitaly delle nostre cantine che, facendo leva su questo legame, hanno avuto l’opportunità di rafforzare il loro business sui mercati esteri e su quello nazionale. Sono “importanti e positivi” per l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, i risultati conseguiti dalle imprese vitivinicole umbre al 51esimo Salone internazionale del vino di Verona, dal 9 al 12 aprile. L’Umbria si è presentata con una sessantina di aziende, 46 delle quali nell’area espositiva di oltre 1000 metri quadrati coordinata dalla cooperativa Umbria Top con i partner Assogal Umbria, Parco 3A-Parco tecnologico agroalimentare, Movimento del Turismo del vino Umbria, Strade dei Vini e dell’Olio Umbria e Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.
Nei quattro giorni del Salone, secondo i dati raccolti da Umbria Top fra le aziende espositrici nell’area del padiglione 2, sono stati più di 500 i “buyer” provenienti dai Paesi esteri, con particolare affluenza di operatori americani (Stati Uniti e anche Canada) ed asiatici, oltre a operatori di mercati emergenti quali Brasile, Nuova Zelanda e Portogallo. Rilevante anche la presenza degli operatori italiani: circa 600 quelli che hanno incontrato le aziende umbre.

Curiosi di degustare, ma anche di conoscere la “storia” della cantina, un visitatore su due ha chiesto informazioni sull’accoglienza enoturistica, dalle visite con degustazione al soggiorno. È stata presa “d’assalto” l’area informativa con più di 10mila depliant promozionali di eventi e territori, mappe e guide che sono stati distribuiti insieme alle spille con il marchio della Regione Umbria, che raffigura i tre Ceri di Gubbio, omaggio realizzato dall’Assogal Umbria per promuovere il “cuore verde d’Italia”.
Ad animare l’area umbra, le degustazioni offerte dalle aziende e 16 incontri sui temi del vino, al territorio, alle innovazioni nel settore e ai tanti eventi in programma in Umbria, con oltre 400 partecipanti. Vetrina speciale per la “CronoSagrantino”, la gara a cronometro del Giro d’Italia che si disputerà il 16 maggio fra Foligno e Montefalco. Ad attirare l’interesse dei visitatori anche la presenza di quattro giovani artisti che hanno realizzato lavori sperimentali, partendo dalla cera d’api e dalle diverse varietà di vino, esposti poi nello spazio umbro. Opere di grande suggestione frutto di un progetto, “Drawine”, dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.
“Sono numeri e risultati concreti – sottolinea l’assessore Cecchini – che testimoniano la vitalità e la dinamicità del mondo del vino umbro. In Umbria, la produzione media di vino negli ultimi anni si attesta intorno ai 700mila ettolitri, con una superficie vitata di circa 12700 ettari che nell’ultimo decennio è stata rinnovata con l’impianto di vitigni autoctoni e varietà internazionali per qualificare ancora di più le produzioni. Sono circa 240 le strutture di trasformazione delle uve e di queste ben il 20 per cento è condotto da giovani imprenditori”.

A sostegno di quella che è “una delle più importanti filiere del nostro sistema agroalimentare, trainante per tutta l’economia regionale, la Regione Umbria interviene con significative risorse e diversi strumenti: nel periodo 2011-2016, con la misura investimenti dell’Ocm Vino, sono stati finanziati investimenti nelle cantine per circa 39 milioni di euro, con quasi 15,4 milioni di contributi erogati. Nel quinquennio 2014-2018 l’Umbria può contare su una disponibilità di risorse comunitarie specifiche per il settore di circa 6 milioni di euro per anno”.
“L’edizione 2017 di Vinitaly – dice l’assessore Cecchini – è stata particolarmente importante perché abbiamo avuto l’opportunità di mostrare, in una vetrina internazionale, la forza di una regione che ha integre le sue bellezze e la sua capacità di accoglienza, che è stata colpita solo in una sua piccola parte dagli eventi sismici e già sta lavorando alla ricostruzione e per il rilancio della sua agricoltura e delle sue attività”.
“Proprio a Verona – conclude l’assessore Cecchini – abbiamo ottenuto due importanti risultati in questa direzione, con la firma del protocollo di intesa che attiva un fondo di garanzia di 25 milioni di euro che agevolerà l’accesso delle imprese agricole e agroalimentari al credito bancario e con il raggiungimento dell’intesa politica, in sede di Commissione politiche agricole, per la riprogrammazione delle risorse dello sviluppo rurale a sostegno della ricostruzione che potrà significare una spesa pubblica aggiuntiva stimata in quasi 54 milioni di euro a disposizione dell’Umbria”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter