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Di donne e lavoro se ne è parlato all'incontro di studio in occasione del Premio “Gisa Giani” a cui è intervenuta anche la presidente Marini
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“In Umbria, se prima della crisi che ha investito il mondo del lavoro lo stereotipo del disoccupato si configurava come donna, giovane è laureata, negli anni successivi le donne non escono indenni, ma dal 2011 il gap di genere si azzera quasi del tutto e, per la prima volta, il tasso di occupazione femminile è mediamente superiore a quello maschile, grazie all’espansione del terziario. La rapidità del cambiamento del mondo del lavoro, che punta sempre più su competenze e merito, e l’attuazione di politiche pubbliche mirate ed efficaci aprono oggi ancora più la strada per la crescita dell’occupazione e per superare i ‘gap’ strutturali del lavoro delle donne”. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che, nella Giornata internazionale della donna, ha partecipato stamani a Terni all’incontro di studio in occasione della quattordicesima edizione del Premio “Gisa Giani”, all’Archivio di Stato di Terni, incentrato sul tema “Flessibili precarie. Storia delle donne, storia del lavoro femminile” e organizzato dall’Isuc-Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche e l’Archivio di Stato di Terni.

“Un tema particolarmente importante, quello della flessibilità e precarietà del lavoro delle donne – ha detto la presidente Marini – perché l’emergenza lavoro è prioritaria. La fotografia dei dati dell’Umbria, prima e dopo la crisi, che mostrano ad esempio come nel 2015 la crescita complessiva dell’occupazione a tempo indeterminato è stata più rilevante per le donne e come lo scorso anno la flessione nella disoccupazione abbia riguardato solo le donne, insieme all’analisi attenta dei beneficiari degli incentivi attivati dalla Regione con strumenti quali Garanzia Giovani e il progetto Cresco, ci rimanda a un quadro migliore del passato. Il tasso di occupazione femminile umbro ha superato il 54%, superiore al dato medio del Centro e ben distante dal dato nazionale che è del 48 per cento”.
“Questa qualità e la qualità dell’Umbria si deve anche al  lavoro delle donne, ogni giorno dell’anno” ha detto la presidente Marini, ringraziando gli organizzatori dell’incontro e i curatori del Premio “Gisa Giani” per l’importante attività di ricerca scientifica svolta e la valorizzazione del lavoro delle donne.
L’incontro, aperto dai saluti della direttrice dell’Archivio di Stato di Terni Elisabetta David, di Carla Arconte (Isuc) e del prefetto di Terni, Angela Pagliuca, ha visto intervenire studiose ed esperte sui temi legati ai diritti civili e al lavoro delle donne.

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