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La candidatura a sindaco e il programma presentato sabato sera con l'investitura del vice presidente nazionale Simone Di Stefano
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Da sabato sera Todi ha ufficialmente il suo secondo candidato a sindaco. Si tratta di Andrea Nulli (CasaPound), che aveva già da tempo anticipato questa intenzione ma che il 21 gennaio ha avuto, appunto, la sua “consacrazione” con l’investitura di Simone Di Stefano, vice presidente nazionale del movimento politico, intervenuto a Todi in concomitanza della festa del tesseramento.

In una sede affollata di simpatizzanti, Nulli ha spiegato che la candidatura è nata una volta preso atto dell’impossibilità di sanare le divisioni interne al centrodestra.
CasaPound dunque correrà da sola, all’insegna dello slogan “Riprendiamoci Todi”, e, almeno stando a quanto dichiarato ad un quotidiano locale, non si schiererà all’eventuale ballottaggio.

La parola d’ordine del programma, partendo dall’impegno sociale messo in campo sul territorio è quella di “mettere i cittadini prima di tutto”, ovvero di dare priorità alle loro richieste, ritenendo che l’attuale Amministrazione non lo abbia finora fatto. Forte di un sostegno soprattutto di giovani, Andrea Nulli ha sottolineato come CasaPound stia raccogliendo consensi da cittadini di ogni età che apprezzano il lavoro fatto dai militanti.

A commento della presentazione, su Facebook, Andrea Nulli ha scritto: “Forse l’emozione l’ha fatta da padrona, non poteva essere diversamente vista l’importanza della serata. Siamo determinati, continueremo ad impegnarci, mettendo al primo posto le legittime esigenze della comunità tuderte, stanchi del solito pollaio della politica tradizionale fatta di strani accordi e false promesse”.

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