Condividi su facebook
Condividi su twitter
Secondo quanto dichiarato dall'assessore Cecchini dovranno essere eliminate le circa venti società di raccolta ad oggi operanti in Umbria
conf-stampa-rifiuti

L’assessore Cecchini ha tenuto una conferenza stampa sul tema dei rifiuti, anticipando alcune importanti decisioni future per mettere riparo ai danni di cui si sta parlando in questi giorni in seguito alle inchieste su gruppo Gesenu.
Parlare dei dati sulla raccolta differenziata, come ha fatto l’assessore, risulta adesso un po’ anacronistico, visto che purtroppo da quanto risulta dalle inchieste, aver praticato raccolta differenziata al 20% o al 60% (obiettivo che si è prefissa la Regione) risulta del tutto ininfluente, dato che poi lo smaltimento fraudolento ha vanificato qualsiasi sforzo fatto da cittadini e Comuni.
Oltre quindi ai dati sulla differenziata che tralasciamo, l’assessore Cecchini ha dichiarato di aver “dato impulso al processo di costituzione dell’Auri per superare la suddivisione in quattro Ambiti e favorire l’aggregazione della gestione dei flussi di rifiuti agli impianti di trattamento e smaltimento in un’ottica regionale”.

“Abbiamo invitato il Presidente dell’Auri – prosegue l’assessore – a completare entro il 1 gennaio 2017  l’iter costitutivo della struttura organizzativa in modo da superare l’attuale articolazione territoriale e avviare la predisposizione del Piano d’ambito per l’intero territorio regionale. In caso non si rispettino i termini, la Regione è pronta a ‘commissariare’ l’Auri e a sostituirsi ad esso per definire la struttura tecnica”. Quanto agli interventi di adeguamento e potenziamento del sistema impiantistico, l’assessore ha ricordato che sono in fase avanzata i lavori di ampliamento della discarica di Belladanza ed è stato approvato il progetto di potenziamento del polo impiantistico di Casone, per il trattamento dei rifiuti organici.
Sul monitoraggio dell’impiantistica regionale di gestione dei rifiuti, per la prima volta è stata costituita una task force che riunisce rappresentanti dell’Assessorato e degli uffici regionali competenti, dell’Arpa, dell’Auri, degli Ati e dei Comuni sedi degli impianti di trattamento e smaltimento.

Un pacchetto di misure e interventi che sono stati definiti a prescindere dalle inchieste in merito alla gestione dei rifiuti. Auspico pertanto che le indagini procedano speditamente anche perché prima si afferma la piena legalità e trasparenza, più speditamente può procedere l’attuazione del Piano regionale dei rifiuti e si possono raggiungere i risultati attesi”.
“Pieno sostegno da parte della Regione all’operato della magistratura anche attraverso la messa a disposizione di tutto quello che eventualmente potrà servire – ha proseguito – La qualità dell’ambiente e il denaro versato dai cittadini per il servizio dei rifiuti sono cose serie: su questo nessuno sconto per nessuno. Bene, dunque, che si accertino in tempi rapidi eventuali ‘patologie’ e responsabilità”.  “Per quanto riguarda la ‘governance’ – ha detto poi l’assessore, dopo aver ribadito che non ci sono i presupposti che giustifichino la realizzazione di un inceneritore in Umbria – l’obiettivo da raggiungere è quello della semplificazione e del superamento della frammentazione attuale, con una ventina di società di gestione dei rifiuti in un territorio di piccole dimensioni come quello regionale. L’Umbria potrebbe essere la prima ad avere un gestore unico, con una modalità di raccolta differenziata omogenea a livello regionale e con l’applicazione della tariffa puntuale, al momento applicata sperimentalmente a Bastia Umbra e Umbertide”.

Tra le misure adottate dalla Regione, l’approvazione del nuovo metodo standard per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata.
“Doppia la finalità: incrementare la raccolta differenziata riducendo le impurità attraverso la raccolta effettivamente selettiva delle varie frazioni, in particolare organiche e incentivare l’intercettazione alla fonte di alcune frazioni che oggi vengono conferite nella frazione organica umida (pannolini e pannoloni) con negative ripercussioni sull’efficienza del processo di trattamento.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter