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Il Prefetto di Perugia ha revocato il provvedimento che gravava sulle società Gesenu, Gest ed Ecompianti
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Il Prefetto di Perugia Paolo Cannizzaro ha revocato il provvedimento di interdittiva antimafia nei confronti delle società del Gruppo Gesenu. Contestualmente sono tornati ai loro pieni poteri gli amministratori delle società coinvolte dall’interdittiva. Grande soddisfazione per la decisione del prefetto è stata espressa da parte del presidente di Gesenu Luca Marconi.

“La revoca da parte del Prefetto di Perugia delle informazioni antimafia a carattere interdittivo che erano state disposte nei confronti delle società Gesenu, Gest ed Ecompianti dà il via libera a quegli interventi di adeguamento degli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti che sono fondamentali per il conseguimento degli obiettivi posti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e dalle misure per accelerare la  quantità e qualità di raccolta differenziata in tutta l’Umbria”. È quanto sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, che esprime “un particolare ringraziamento per il lavoro svolto dal prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, anche attraverso la nomina  degli amministratori straordinari che in questi mesi hanno garantito che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti non si interrompesse e mantenesse livelli di efficienza”.

“Superata questa fase di difficoltà con il venir meno dei presupposti alla base dei provvedimenti – prosegue l’assessore – la Gesenu, che attualmente gestisce circa il 40 per cento dei rifiuti prodotti in Umbria, è nelle condizioni di fare gli investimenti necessari per l’adeguamento degli impianti di Pietramelina e Ponte Rio e contribuire così appieno al processo di qualificazione della raccolta differenziata dei rifiuti, di innovazione e sviluppo dell’impiantistica e al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti entro quest’anno”.
“Il provvedimento del Prefetto – dice ancora l’assessore – giunge in una fase caratterizzata da grandi passi in avanti su questo fronte: con la riorganizzazione dei servizi di raccolta in forma domiciliare su quasi tutto il territorio regionale la percentuale di raccolta differenziata ha superato il 55% nel primo semestre dell’anno e in oltre 30 Comuni umbri è superiore al 65%, più dell’obiettivo definito dalla normativa statale. Altrettanto importante è il lavoro di monitoraggio e verifica che sta facendo la ‘task force’ tecnica che coinvolge i rappresentanti dell’Auri, l’Autorità umbra per rifiuti ed idrico, dei quattro Ati, i Comuni proprietari di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, l’Osservatorio regionale sui rifiuti e che abbiamo istituito per fornire alla Giunta regionale informazioni puntuali sullo stato di attuazione delle misure per l’accelerazione della raccolta differenziata dei rifiuti e sull’impiantistica”.
“La revoca dell’interdittiva – conclude Cecchini – consente alla Gesenu e alle altre società di dare il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi strategici che ci siamo posti”.

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