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Chiarito in Consiglio provinciale, su richiesta del consigliere Floriano Pizzichini, che le sedie erano necessarie, quindi sono state consegnate
sede-ipsia

Sulla necessità, vera o presunta, delle sedie all’Ipsia di Todi emersa nei primi giorni di riapertura delle scuole a seguito della denuncia degli studenti è stata fatta chiarezza in Consiglio provinciale di Perugia nella sua ultima seduta, da parte del consigliere Floriano Pizzichini e del vice presidente dell’Ente Roberto Bertini che si erano attivati per risolvere il disagio.
Lo svolgersi dei fatti è stato diffuso da una nota dell’ufficio stampa della Provincia di Perugia.

“Inizialmente era partita da parte della scuola la richiesta di sedie per gli studenti – ha spiegato Pizzichini – poiché a mezzo stampa si denunciava che gli studenti fossero costretti a star seduti in degli sgabelli. Ma una volta che il materiale era stato trovato dagli appositi uffici dell’Edilizia scolastica della Provincia giunge una missiva, a firma del dirigente scolastico Massimo Rinaldi, che si avevano 109 sedie a fronte di 100 studenti, quindi la necessità non sussisteva”.

Dopo aver espresso la sua “perplessità”, Pizzichini ha voluto chiedere chiarimenti in Consiglio per far luce sulla vicenda. A dar risposta su ciò è intervenuto Bertini che ha raccontato come “il 13 settembre da parte dell’Ipsia fossero giunte ben due richieste di sedie. A mezzo stampa apprendiamo, invece, che le medesime non servivano più. Il 20 settembre riceviamo una mail da parte del dirigente scolastico che le sedie riservono. “Così le sedie sono state consegnate”.

“Era necessario fare chiarezza – ha replicato Pizzichini – nel rispetto del lavoro svolto dalla Provincia e dell’impegno degli studenti a difesa di un loro diritto”.

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