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Nessun compenso viene corrisposto all’associazione che ha curato l'adozione dei cani e che ha richiesto unicamente l’impegno da parte dell’amministrazione a controllare il benessere dei cani adottati in Germania. Nessun costo nemmeno per il Comune in quanto il Sinaco si farà carico personalmente di ogni spesa di viaggio e soggiorno.
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Non è vero, come dicono alcuni, che i tedeschi facciano  del male all’Italia, almeno gli animali trovano aiuto in terra germanica e benefici indiretti anche per le finanze dei disastrati Comuni italiani.

Sono 13 i cani randagi tolti dal canile e dati in adozione dal Comune di Montefranco a famiglie tedesche.
Lo rende noto il sindaco della cittadina nel ternano, Rachele Taccalozzi, comunicando anche la riduzione dei costi di mantenimento a carico dell’ente.
“La spesa per il mantenimento dei cani randagi, ospitati in una pensione privata – afferma la sindaca – passa così da 60mila a 40mila euro all’anno,
riducendo costi che per l’amministrazione erano diventati insostenibili”.

Il Comune di Montefranco, riferisce sempre la sindaca, lo scorso anno ha stipulato una convenzione con l’associazione Animali-amo con sede a Roma.
La presidente Claudia Roeckl, austriaca, vive a Roma ma è in contatto con altre associazioni tedesche e austriache e promuove adozioni principalmente in questi paesi. “Nel corso di quest’anno – afferma la Taccalozzi – grazie all’impegno di Animali-amo sono stati adottati da famiglie tedesche ben 13 cani.
Si tratta di animali vecchi rinchiusi in canile da circa dieci anni principalmente meticci e di taglia media o piccola”.

La sindaca è partita oggi, insieme alla presidente dell’associazione Animali-amo, per recarsi in Germania a visitare le famiglie che hanno preso in adozione i cani
.

Andiamo a controllare – informa – che i cani stiano bene, così come ho già fatto in più occasioni al canile e ogni volta al momento della partenza dei cani.

Nessun compenso – puntualizza poi – viene corrisposto all’associazione che ha richiesto unicamente l’impegno da parte dell’amministrazione a controllare il benessere dei cani adottati in Germania.
Nessun costo nemmeno per il Comune in quanto mi farò carico personalmente di ogni spesa di viaggio e soggiorno. Sono in corso da anni – conclude la Taccalozzi – polemiche e illazioni sulla sorte dei cani adottati in Germania. Ci auguriamo che questa sia l’occasione per fugare ogni dubbio”

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