Ha fatto tappa anche a Marsciano, nella mattina di giovedì 22 settembre, la terza edizione del “Giro d’Italia in vespa”, manifestazione promossa dal Vespa Club d’Italia e caratterizzata da due finalità benefiche.
“L’autismo sale in vespa”e “In vespa sulle orme di san Francesco” sono i due aspetti di solidarietà che questa iniziativa intende promuovere, ovvero da una parte una raccolta fondi e una sensibilizzare sul problema dell’autismo, dall’altra aiutare l’Associazione Sanguis Francisci a restaurare il convento francescano di Castelvecchio Subequo, in Abruzzo, dove è custodita una reliquia del santo patrono d’Italia.
Il giro è partito il 3 settembre da Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, e terminerà dopo oltre 7.300 chilometri, il prossimo 2 ottobre a Barletta, sempre in Puglia. Con l’arrivo a Marsciano sono già stati percorsi 4.200 chilometri.
I vespisti sono stati ricevuti in Municipio dal Sindaco Alfio Todini che ha ringraziato gli organizzatori di questa manifestazione per l’opera di sensibilizzazione che stanno intraprendendo e il Vespa club Marsciano che si è occupato di accogliere in città la carovana.
Il Sindaco ha avuto modo di spiegare quello che nel territorio della Media Valle del Tevere si fa a livello di istituzioni e mondo associativo per sostenere le famiglie che si trovano ad affrontare il problema dell’autismo
“In questo territorio sono presenti una serie di servizi che vanno dal sostegno nelle attività scolastiche alla presenza di un laboratorio psicoattivo gestito dall’Associazione ‘Prendimi per mano’che sta assistendo 23 utenti provenienti da tutta la Zona sociale.
È questa una struttura che lavora con la competenza necessaria su questo problema e rappresenta un sostegno importante per le famiglie. Inoltre nel nuovo piano sanitario della regione Umbria, che entrerà in vigore nel 2017, c’è un focus sul problema dell’autismo e delle politiche socio-sanitarie con le quali affrontarlo. La sua attivazione sarà quindi l’occasione per valorizzare ulteriormente l’esperienza positiva fatta nella Media Valle del Tevere, dove le strutture socio sanitarie,forti di una collaborazione con le istituzioni e le associazioni del terzo settore, stanno rispondendo in modo competente a questo problema. Il quadro che possiamo tracciare è quindi incoraggiante, sebbene non esaustivo, considerata la particolarità di questa malattia. Le famiglie, tuttavia, sanno di poter fare affidamento sulla vicinanza di un sistema che ha ben presente i disagi che ogni giorno sopportano”.
A raccontare l’esperienza di questo giro d’Italia in vespa è stato il suo ideatore e organizzatore Augusto Gaudino del Vespa Club di Santhià, in provincia di Vicenza. Tra gli aspetti che ha sottolineato c’è quello di una generale insufficienza di attenzione e di servizi, sia dal punto di vista socio assistenziale che da quello informativo, a fronte di un problema che, solo in Italia, coinvolge oltre 500 mila famiglie. Ha quindi riconosciuto come i servizi presenti nella Media Valle del Tevere, e la presenza di associazioni che operano in sinergia con il sistema sanitario e la scuola, facciano del nostro territorio uno dei più avanzati tra quelli attraversati finora dalla carovana in questa terza edizione del giro in vespa.