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Lo storico complesso bandistico, in collaborazione con il Centro Carlo della Giacoma, ha avviato un nuovo corso che lo vedrà di nuovo protagonista in città
ensemble crispolti

Nuovo corso per il Complesso Bandistico Crispolti-Città di Todi, istituzione che ad un glorioso passato vuole affiancare anche un radioso futuro. Dopo un periodo di alterna attività, la banda tuderte ha infatti rinserrato i ranghi e, costituitosi in “Ensemble”, ha rilanciato i suoi programmi, ritrovando quell’alchimia che ha tenuto insieme i suoi componenti per tanto tempo.

Il primo passo è stato quello di ritrovare quanti, dal 1958 al 1984, si erano succeduti nelle sue fila. “Insieme – racconto Angela Irene Ceccarini – avevamo riso e pianto, condiviso avventure e stretto amicizie, avevamo visto nascere amori e preso rimproveri, avevamo visto posti nuovi quando spostarsi da Todi per andare a Perugia o Bologna ad Amsterdam o a Dreux dava la stessa eccitazione di un viaggio cosmico. Eravamo un gruppo disomogeneo di persone legate sì dall’affetto, dalla simpatia, ma soprattutto eravamo accomunati dal piacere di suonare insieme”.

Dopo i primi contatti è scaturita in loro la voglia di riprovarci, almeno una volta tutti insieme. “E allora – è sempre Angela a raccontare – via a ricercare le vecchie partiture per distribuirle a destra e a manca, a rispolverare dal fondo dell’armadio lo strumento e provare a soffiarci dentro senza lasciarci scoraggiare dagli sbuffi che ne uscivano”.

Ce ne è voluto di fiato prima che i fischi si tramutassero in suoni, ma per il gruppo era stato più facile convincere Don Mario a dirigerlo per quell’occasione. “La commozione era palpabile in ognuno di noi – ricorda Angela – mentre scendevamo la scalinata del Duomo dopo l’esibizione e la voglia di riprovarci ancora scavava come un tarlo fra le abitudini, il lavoro e la famiglia. Bisognava trovare il modo di riuscire a coniugare gli impegni della vita con il desiderio e la passione di ritentare”.

Ci sono volute ancora telefonate, accordi, prove, delusioni, contatti, spiragli che si aprivano e porte che si chiudevano, fino ad oggi, quando grazie alla caparbietà di Fabrizio Calistroni, dalle ceneri del gruppo,  che aveva portato il nome di Todi anche all’estero onorandolo e onorandosene si è costituito il nuovo “Ensemble”. Con la collaborazione del “Centro Studi Carlo della Giacoma”, che ha in Paola Berlenghini il suo motore, il gruppo si è già esibito con una breve apparizione al Teatro Comunale e presto replicherà le sue uscite in diversi luoghi della città con un repertorio tutto da scoprire. Primo appuntamento domenica 24 aprile, in piazza del Popolo, alle ore 17, in occasione della manifestazione “Todi città degli arcieri”.

Al nucleo originale degli ex componenti della Banda Crispolti – Fulvia Cianini, Fausto Bettini, Nazzareno Meneghini, Alfio Lucaroni, Roberto Baglioni, Marco Maria Pirrami, Paolo Ottavi, Alessandro Codini, Fabrizio Calistroni, Marcello Liviabella, Luciano Bastioli, Pier Luigi Buini Boini, Angelo Consalvi, Giuliano Mora – si sono via via aggiunti altri componenti, tra cui allievi ed insegnanti della scuola comunale di musica, amici di bande limitrofe e altri collaboratori occasionali. Il tutto sotto la direzione del Maestro Claudio Baffoni, anche lui ex componente della Banda Crispolti.

La speranza è che questo gruppo, che attualmente conta 25 persone, cresca ancora, riuscendo ad aggregare i tanti nuclei musicali dispersi nel territorio. “L’intento – spiegano – non è e non è mai stato, quello di ostacolare o sostituire i gruppi già presenti nel tuderte, ma quello di ritagliarsi un piccolo spazio per rispolverare e riportare ai fasti i brani del Maestro, riempiendo di suoni e colori le vie della città”.

“Chiediamo che la città di Todi ci accolga con cuore aperto e senza pregiudizi – commenta Angela Irene Ceccarini – che il pubblico ci sostenga malgrado una stonatura o un brano non gradito, che giovani ragazzi e vecchi musicanti, società, enti ed associazioni ci aiutino a ricostruire e non distruggere un gruppo che possa volare in alto per scrivere Todi fra le nuvole”.

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