Una bella cornice di pubblico ha preso parte alla Conferenza “L’Internazionalizzazione. Una grande opportunità per le imprese italiane” svoltasi ieri presso l’Itcg “Ciuffelli-Einaudi” di Todi.
A tale iniziativa, fortemente voluta dall’Associazione Ex Allievi ITCG L. EINAUDI – TODI, hanno preso parte i presidi Rinaldi, Ruggiano e Sbugia, gli attuali studenti dell’Istituto , ex allievi, professori in servizio ed in pensione ed aziende interessate al dibattito del commercio estero.
Dopo i saluti di rito dell’Associazione Ex Allievi ITCG L. EINAUDI rappresentata per l’occasione dal Dott. Giancarlo Betti, si sono succeduti interventi di altissimo profilo grazie ai contributi di Ivano Farotti, Massimo Terranova e Giuseppe Dottorini per la UBI Banca Popolare di Ancona e degli imprenditori Filippo Antonelli per la Cantina Antonelli di Montefalco e Giampiero Tiberi di Umbra Pompe Srl.
Ad oggi il tema dell’internazionalizzazione risulta essere irrinunciabile, nessuna impresa di qualsivoglia dimensioni può ritenere di non doversi affidare ai canali esteri per ampliare il proprio raggio di azione.
E’ stato sottolineato più volte come il problema alla base dello sviluppo di nuovi canali esteri risulti essere la forma di “nanismo” che condanna le nostre piccole e medie imprese, le strutture di esse fin troppo esigue non aiutano di certo.
Guardare all’estero significa innanzitutto avere mezzi finanziari per poter competere su scenari internazionali, in cui la concorrenza è davvero agguerrita, per fare ciò le imprese italiane dovranno continuare a basarsi sul loro elemento di forza che le ha contraddistinte fin ora: la qualità dei propri prodotti.
Altro elemento di criticità per le imprese umbre ed italiane risulta essere la mentalità, in troppi casi l’approccio all’estero risulta essere (almeno agli inizi), fin troppo semplicistico, non basta disporre di buoni prodotti e know-how, le nostre merci vanno valorizzate anche da un punto di vista comunicativo.
Nei diversi interventi dei rappresentanti della UBI Banca Popolare di Ancona, si è posta l’attenzione sul ruolo di enorme supporto che tali realtà creditizie, quali sono le banche, riescono a dare, anche in termini di consulenza all’internazionalizzazione. La via all’Internazionalizzazione resta elemento imprescindibile per chi in un mercato globale desidera restare nel mercato.
Nonostante le difficoltà che la globalità del commercio estero pone, i dati per le nostre imprese risultano essere via via incoraggianti infatti, secondo stime emerse proprio ieri da Il Sole 24 Ore, l’avanzo commerciale italiano nelle compravendite con l’estero è aumentato nel bimestre precedente a 3,9 miliardi di euro, 300 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Segnali incoraggianti sono arrivati anche dalle due aziende Umbra Pompe srl e Cantina Antonelli, rappresentate rispettivamente da Giampiero Tiberi e da Filippo Antonelli: il loro è stato un invito a non fermarsi di fronte alle prime difficoltà, affacciarsi al commercio estero vuol dire non pretendere di avere i primi risultati sin da subito. Nonostante ciò la via all’internazionalizzazione è obbligata.
Concludendo, dinanzi ad un commercio interno in difficile ripresa dopo la crisi del 2008, ampliare le proprie “vedute” per le aziende di casa nostra non sarà più l’eccezione bensì la regola.