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Iniziativa del sodalizio legato allo "Jacocopone" sabato 20 febbraio con il professor Emore Paoli
Latino lingua d'Europa - locandina

“Per molti secoli il latino ha costituito per l’Europa intera la lingua della letteratura, delle arti e della filosofia; ma anche delle scienze – dalla chimica alla fisica, alla medicina – perchè garantiva l’esattezza della comunicazione e l’universalità della stessa.
Di conseguenza ancora oggi i linguaggi settoriali delle diverse lingue nazionali sono permeati di latino” così esordisce Stefano Barlozzari, Presidente dell’Associazione ex Allievi del Liceo Jacopone di Todi, nel presentare l’iniziativa “Latino. Lingua d’Europa” che si terrà sabato 20 febbraio presso la Sala del Consiglio Comunale di Todi. A trattare dell’argomento è stato invitato il professor Emore Paoli, già allievo del Liceo Jacopone, docente di Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e che recentemente è stato nominato Direttore del Dipartimento di Studi letterari, Filosofici e Storia dell’arte dello stesso ateneo.

Il latino: perchè studiarlo? “Il latino è molto più attuale di quanto siamo portati a pensare. – prosegue Barlozzari – Un italiano utilizza un lessico e una sintassi per il 90% di origine latina. Tradurre dal latino porta, quindi, ad ampliare il patrimonio linguistico e migliorare l’italiano “povero”, quello ridotto e spesso impreciso che passa attraverso i mezzi di comunicazione. In media, nella comunicazione quotidiana, si usano solo 800 parole. Ma un linguaggio troppo semplice non consente di formulare e trasmettere messaggi densi e complessi, che nel mondo del lavoro moderno sono sempre più richiesti e necessari. Lo studio del latino permette, inoltre, di scoprire come “funziona” un sistema linguistico, cioè come passare dal pensiero alla parola e alla comunicazione. E possedere le capacità per una comunicazione efficace diventa oggi, nel nostro mondo dominato da tale arte, un ottimo lasciapassare per ottenere risultati importanti.”

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