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L'assessore comunale di Marsciano, Valentina Bonomi, traccia per conto dell'ente capofila, il bilancio dell'area sociale n. 4
Assessore Bonomi

Il settore dei Servizi sociali continua a rappresentare uno degli ambiti più strategici e impegnativi dell’attività del Comune, con Marsciano che è anche capofila della Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere. I principali numeri del 2015, per quanto riguardano le prestazioni essenziali di assistenza sul territorio comunale, parlano di oltre 5mila ore di servizi domiciliari rivolti a minori, anziani e disabili, di 4 minori ospitati in Casa famiglia, di 7 anziani in strutture protette, 10 utenti in centri diurni e 32 utenti per i quali è stato attivato un servizio ad personam in particolare legato all’integrazione scolastica. A questo si aggiungono anche 90 richieste di contributo legate a situazioni di disagio economico. Tutto questo per un impegno finanziario del Comune di 700mila euro.

Nel 2015 la partecipazione, come Zona sociale, a bandi pubblici con fondi nazionali e comunitari ha permesso il finanziamento di due importanti progetti, l’Home Care Premium e Vita indipendente, progetti che, con l’erogazione di servizi essenziali di assistenza, sono rivolti alla non autosufficienza e alla diversa abilità.

“L’interrelazione tra l’attività sociale del Comune e quella della Zona sociale – spiega l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Marsciano, Valentina Bonomi – è un aspetto sempre più determinante per garantire qualità e continuità assistenziale. A dimostrarlo ci sono i progetti e le tante iniziative attivate negli 8 comuni della Zona e il recente adeguamento alle nuove normative nazionali del regolamento di accesso ai servizi della Zona Sociale n. 4, un importante lavoro di concertazione tra i Comuni, la Usl Umbria 1, la Regione, L’Anci e i sindacati. Questo regolamento, che norma la tipologia e modalità di erogazione dei tanti servizi assistenziali, è in via di recepimento da parte degli 8 Comuni e noi siamo la prima Zona sociale, tra quelle umbre, che lo approva”.

Tra le altre principali iniziative legate all’attività sociale vanno sottolineate le azioni legate alla tutela di donne e minori e il servizio di mediazione familiare.
Nel primo caso a fine novembre 2014 è stato firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne, tra i Comuni della Zona sociale n. 4, il Distretto sanitario della Media Valle del Tevere della Usl Umbria n. 1 e il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria. Una di queste azioni ha portato, nel marzo 2015, all’apertura di uno sportello antiviolenza operativo a Marsciano e Todi. Sportello che a Marsciano è aperto presso gli uffici dei servizi sociali in Municipio il giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e può essere contattato telefonando allo 0758747275.

Per quanto riguarda invece la mediazione familiare, si tratta di un servizio pubblico e gratuito attivato in via sperimentale da maggio 2015, che si rivolge alle coppie separate o in via di separazione o divorzio per sostenere la genitorialità. Gestito dall’Associazione di promozione sociale “Il Ponte d’oro” questo servizio nei primi 6 mesi ha registrato 27 richieste di consulenza che si sono poi tradotte in 11 interventi di mediazione.

Un altro servizio sperimentale – sottolinea l’Assessore Bonomi – è il laboratorio di autismo, che attualmente i comuni della Zona sociale sostengono attraverso le ore di assistenza domiciliare a loro assegnate. Anche in questo caso l’auspicio è che tale attività venga istituzionalizzata in modo da dare vita ad un vero e proprio centro permanente con servizi pienamente in grado di rispondere alle esigenze dell’utenza”.

Per quanto riguarda le attività da sostenere e realizzare in questa prima fase del 2016, queste vanno sicuramente nella direzione di una sempre maggiore integrazione tra i Comuni della Zona sociale. “Sarà presto approvata – afferma Valentina Bonomi – una convenzione per la gestione associata di gare di zona, garantendo in questo modo l’individuazione di un gestore unico dei servizi per tutti i comuni della Zona e quindi permettere maggiore omogeneità delle prestazioni oltre che un possibile risparmio economico. Prevista anche la partenza del sistema informativo Siso, che consiste in una informatizzazione delle cartelle sociali dei vari utenti in modo da permettere una migliore condivisione delle informazioni socio-sanitarie e una mappatura puntuale dei bisogni del territorio, che risulterà molto utile anche nella fase di partecipazione che sarà attivata per la realizzazione delle misure previste nel Piano sociale di zona”.
Dal punto di vista dei servizi il 2016 si aprirà anche con una campagna di promozione sull’affido familiare, un istituto volto a garantire il diritto ad una famiglia in cui crescere a quei minori attualmente ospitati nelle Case famiglia. In questo senso è già stato attivato un tavolo tra i Comuni della Zona per dare inizio ad azioni di sensibilizzazione su tale aspetto.

 

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