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Desidero esprimere il mio disappunto per le notizie trapelate nella giornata di ieri, circa una nuova possibile ed eventuale chiusura del punto nascita dell’Ospedale Comprensoriale della Media Valle del Tevere.
Il punto nascita della media valle del Tevere non può e non deve essere chiuso, anche alla luce del fatto che solo pochi anni fa sono stati spesi 40 milioni di euro di soldi pubblici per realizzare l’Ospedale e tutto il suo complesso, di cui il reparto di Neonatologia sarebbe dovuto essere stato uno dei fiori all’occhiello.
Le insistenti notizie provenienti da fonti nazionali vicine al governo, che vedrebbero la soppressione di alcuni punti nascita della nostra regione, fra cui quello dell’ospedale di Pantalla, non hanno sin qui visto una chiara e netta posizione della giunta regionale, dei vertici della Asl e dell’Amministrazione Comunale di Todi, lasciando dubbi ed incertezze ai cittadini.
Il criterio dei 500 parti ogni anno non può essere l’unico parametro per mantenere l’operatività dei punti nascita. L’ area centrale dell’Umbria, per cui l’ospedale di Pantalla sta diventando un punto di riferimento, non può rimanere scoperta di punti nascita, costringendo i cittadini a tempi di percorrenza lunghi, che, oltre a creare disagi, potrebbero mettere a rischio persino la salute delle madri e dei nascituri.
Da troppo tempo assistiamo al progressivo smantellamento dei servizi primari. E proprio per questo ci aspettiamo una chiara presa di posizione da parte delle autorità sanitarie e politiche regionali, pretendendo, nel caso che il disegno del governo vada avanti, la concessione di una deroga per la struttura di Pantalla.

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