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Egregio signor Sindaco ed egregi Consiglieri Comunali, so bene di chi siano le competenze e pertanto vi prego di non darmi una risposta burocratica – amministrativa ma politica. Ho cercato di averla dall’ex Presidente del Consorzio ma inutilmente.
Dell’Ente, come vi è noto, ne è stata chiesta più volte la soppressione ed in due circostanze è finito nell’elenco degli enti inutili ma poi qualche Santo lo ha sempre salvato. Non mi soffermo sulle vicende di questi ultimi anni che l’hanno visto sempre in bilico. Ovviamente il giudizio politico sul fatto che ancora sia in piedi non può essere positivo.
E credo che proprio su questo il Consiglio Comunale debba esprimersi visto che interessa anche il territorio comunale. Capire insomma quanto e se sia stato utile per il nostro territorio in questi ultimi anni. Ovviamente mi riferisco al territorio del Comune di Todi poiché la tassa è imposta anche ai suoi abitanti senza avere alcun vantaggio. Spero quindi che il comune di Todi a tutela dell’interesse dei propri cittadini assuma una posizione chiara in proposito. Fin qui per quanto riguarda il ruolo e la funzione dell’ente e la sua utilità. E non basta.
Ora mi fa piacere parlare della tassa come tale. Com’è calcolata e gli assurdi cui perviene.
Va aggiunto che per la riscossione  “del balzello” l’ente si avvale della società di riscossione GEFIL avente sede a La Spezia. Anche se tale servizio fosse stato aggiudicato con “gara” mi riesce difficile comprendere perché la riscossione non viene fatta direttamente (come la legge consente) magari assumendo anche temporaneamente qualche giovane disoccupato della nostra Regione anziché affidarla ad una azienda della Liguria ( La Spezia) . Sarebbe interessante sapere anche quanto viene pagato tale servizio, atteso che una parte della spesa ricade anche sui cittadini . Quali spese sono riconosciute alla GEFIL e per quale attività. Ed infine quale risulta essere l’aggio esattoriale e su quali importi viene calcolato.
Mi permetto di fare tale richiesta perché ho valutato attentamente una cartella esattoriale di questi giorni e dalla medesima ho desunto i seguenti dati che sottopongo alla vostra attenzione.
1 La cartella è stata emessa per un importo riferito alla sola tassa corrispondente ad € 1.08 ( Uno/08) +
2 Spese per gestione contribuenza e formazione del ruolo ;( fissa per utente e per anno)
In sintesi spese per scartoffie, struttura impiegati ed amministratori. = € 10.80
Totale del ruolo = € 11.88
Preciso che non ci sono sanzioni in quanto trattasi del primo avviso di Notifica
3 Alla somma di cui sopra si aggiungono invece le spese di notifica consistenti, in
una normale Raccomandata A.R ( 2 fogli a/4). Spesa a carico contribuente € 15.65
Totale per il contribuente € 27.53
I DATI SONO COPIATI PRECISI DALLA CARTELLA.
In sintesi estrema per 1€ di tassa 26.50 € per la riscossione + 2 € per il bollettino postale arrivando vicinissimi a 30 €.
E’ il caso di scrivere ancora una volta che se non fosse comica, sarebbe drammatico dover prendere atto che questa è la stupidaggine della burocrazia, sulla quale ancora Enti inutili, apparati ed Amministratori “ci siedono sopra”. Tutto ciò mentre il Paese e i cittadini navigano tra le difficoltà della crisi economica; tra disoccupazione in particolare giovanile, tra chiusure di aziende e di attività di ogni genere e di ogni settore.
Ho voluto sottoporre questa vicenda a tutti ma in particolare al Sindaco ed al Consiglio Comunale perché è un esempio che fa capire molte cose. Un’Italia così non riparte. E se non riparte c’è da chiedersi se può ripartire l’economia del nostro Comune.
Ecco allora dove si rintraccia un punto di congiunzione, non tra un fatto che da solo non avrebbe significato; ma tra un modo di fare della P.A. e dei suoi Enti e la gravità della situazione.
Se in passato poteva essere sufficiente amministrare onestamente, ( e non sempre lo è stato e non dappertutto), oggi occorre amministrare anche con sapienza e utilizzando il massimo delle opportunità (sia di risorse umane che finanziarie); Nulla può essere lasciato al caso o al tempo.
La competizione (ci piaccia o no) ormai è totale e non ci sono riserve per nessuno. Insisto sul fatto che quella esposta non è una cartella sbagliata o pazza. Ma è una cartella come tante altre della stesso tipo (e sono molte). E’ una cartella che non andava emessa. Chi l’ha emessa doveva sapere che il danno supera di gran lunga l’utilità. Il risultato della partita è 30 a 1 , a favore della ragionevolezza. Dubito che sia anche legittima ai sensi della legge 44 del 26/04/2012 commi 10 e 11 dell’art 3. Ma questa è un’altra partita.( Il giudice ne deciderà l’esito).
Sono certo però che il Consiglio Comunale saprà farne una discussione sul merito dell’ENTE,  e che coglierà l’occasione anche per affrontare temi più generali del governo della nostra città.
“Dopo tanta rottamazione forse occorre qualcuno che riedifichi l’edificio della saggezza”?
Con Cordialità, e con gli Auguri di Buon Anno a tutti i Consiglieri Comunali.

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