A Todi continua a tenere banco la questione della variante al Piano regolatore generale nell’area di Ponterio che l’Amministrazione comunale intende approvare prima di Natale. Alle critiche del Movimento 5 Stelle e del consigliere Floriano Pizzichini si aggiunge quella del consigliere Moreno Primieri, il quale ritiene che vi siano “due ordini di problemi che non possono essere sottaciuti”.
“Il primo – scrive Primieri – riguarda la scelta di effettuare una variante al PRG per cambio di destinazione d’uso a Ponte Rio-Pian di Porto, quando da anni giacciono una serie di istanze di cittadini che hanno richiesto la retrocessione delle loro aree edificabili, non potendo sostenere la pressione fiscale per una potenzialità edificatoria solo sulla carta. Sul punto l’Amministrazione ha risposto ad una precedente interrogazione ammettendo in pratica di non voler procedere in quanto ha bisogno del gettito dell’IMU, anche se ciò crea gravi disagi ai cittadini”.
Moreno Primieri, avvocato, ex vicesindaco di Todi, sostiene inoltre che vi sia un problema che attiene “ai tempi ed alle dinamiche scelte per l’approvazione, in tutta fretta, di una variante al PRG in una zona come Ponte Rio che rappresenta la prima porta a Todi”.
“L’area – sottolinea Primieri – ricade nell’ambito di esondabilità del fiume Tevere e può essere soggetta ad edificabilità solo dopo la sua messa in sicurezza e comunque a seguito di uno specifico piano attuativo in attuazione del Contratto di Quartiere di Ponte Rio, peraltro con un progetto unitario”.
Il consigliere d’opposizione, “pur non avendo preconcetti sullo strumento delle varianti come mezzo di adeguamento e sviluppo del territorio”, esprime la contrarietà “ad un uso non trasparente della pianificazione che anteponga al bene comune quello di pochi. Il sospetto – prosegue – che questa variante non sia stata adeguatamente soppesata sull’impatto che potrebbe avere sull’agglomerato di Ponte Rio e sulla città di Todi lo si ricava da una convocazione inviata solo quattro giorni prima del Consiglio Comunale, dalla mancata partecipazione alla cittadinanza, dalla convocazione della commissione che dovrebbe esaminare la variante solo 2 ore prima del Consiglio Comunale”.
Dopo aver sostanziato i motivi della propria posizione, Moreno Primieri bolla il tutto come “un modo raffazzonato che pone diversi dubbi e sospetti sulla gestione del Comune da parte del Sindaco”, auspicando di avere dagli amministratori “le necessarie spiegazioni alla scelta politica intrapresa”, auspicando “che non si tratti di favori a singoli ma di una strategia volta a migliorare l’assetto e lo sviluppo urbanistico della città”.
La nota del consigliere Primieri si conclude tornando a mettere in evidenza quanto già espresso in premessa. “Resta fermo che lo stesso dinamismo lo vorremmo anche nei riguardi di tutti coloro che attendono da anni le altre varianti al PRG”.
Circa la posizione nel merito del punto all’ordine del giorno, Primieri scrive: “Al momento non resta che esprimereogni riserva sulla convenienza, sulla opportunità e sulla legittimità dell’ennesima delibera a dir poco nebulosa”.