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La maggioranza politica marscianese sottolinea che i contestati vincoli della Soprintendenza su gran parte del territorio comunale non riguardano una zona di vero e particolare interesse storico ed ambientale
marsciano valle fersinone

Le forze politiche di maggioranza, Partito Democratico, Partito Socialista e Proposta Marsciano, congiuntamente manifestano la loro assoluta contrarietà al Vincolo paesaggistico ambientale che, così come impostato, rappresenta una imposizione e, anche se concepito come atto a tutelare il territorio, non si ritiene raggiunga l’obiettivo di coniugare sviluppo e tutela dell’ambiente, non facendo quindi gli interessi della comunità.

Si esprime forte disappunto anche verso quei comitati e partiti che, invece di entrare nel merito della vicenda ragionando sui pro e contro, si fanno promotori del vincolo stesso, facendone esclusivamente una battaglia politica.

Il comunicato odierno con cui le forze politiche di maggioranza di Marsciano tornano sulla questione del vincolo paesaggistico – ambientale posto dalla Soprintendenza, oltre che a ribadire posizioni note, lancia un messaggio che probabilmente solo alcuni, conoscitori profondi della zona, comprenderanno nella sua completezza anche riguardo ai possibili destinatari.

Si scrive, infatti, “Ulteriore conferma che la questione sia prettamente politica emerge anche dal fatto che zone di vero e particolare interesse storico ed ambientale quali la Valle del Fersinone (Migliano) non rientrano nel vincolo”.

Per il resto il documento tenta di illustrare la posizione della maggioranza in quanto “ In conclusione le forze politiche ritengono necessario che i cittadini e l’opinione pubblica debbano essere correttamente informati sulle singole e reali problematiche che il Vincolo comporta, sfatando fantasiose leggende di cementificazione selvaggia delle campagne e contrastando in maniera forte la non corretta informazione che soggetti di parte cercano di far passare come verità, anche perché proprio la Soprintendenza, nel documento di vincolo, riconosce che il territorio di cui parliamo è “equilibrato e ben conservato”.

Il documento di Stefano Massoli – PD, Marco Tomassoni – PSI e Vincenzo Antognoni – PM, pertanto, sottolinea che “La contrarietà delle forze politiche e del Comune di Marsciano è rafforzata dalla posizione altrettanto ferma presa dalla Regione Umbria così come da quella di tantissimi altri Comuni umbri che, al pari di quello di Marsciano, vedono con grandissima preoccupazione un atteggiamento (quello della Soprintendenza) che di fatto rende improponibili nuovi investimenti e la possibilità stessa di uno sviluppo di qualità e che nel comune di Marsciano in particolare crea enormi ritardi, maggiori costi e notevoli difficoltà alla ricostruzione post sisma, oltre a poter spingere coloro che all’interno del comune avessero voluto fare investimenti in agricoltura ed in altri settori come il recupero edilizio, ad allontanarsi migrando in territori limitrofi non soggetti al vincolo.
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La contrarietà delle forze politiche di maggioranza non è a priori contro un rafforzamento delle tutele paesaggistiche, poiché la salvaguardia del territorio è da sempre ritenuta un punto focale e fondamentale. Su questi aspetti però già il nuovo Piano Regolatore Generale fornisce adeguate garanzie. PRG approvato pochi mesi fa col parere positivo della Soprintendenza avendone accolto tutte le molte prescrizioni e osservazioni formulate.

Piano Regolatore che, primo in Umbria, ha superato anche il vaglio della Valutazione Ambientale Strategica.
Un procedimento nel quale appunto tutti gli enti e le comunità locali, attraverso le proprie osservazioni e proposte, valutano proprio gli aspetti ambientali e paesaggistici del Piano stesso.
E sempre in tema di tutele va evidenziato come, sia il Comune che la Regione, abbiano proposto più volte di affrontare il tutto non con atti perentori calati dall’alto (come il Vincolo) ma discutendo e collaborando nella formazione del Piano Paesaggistico Regionale in fase di elaborazione, proprio per costruire una programmazione che riguardi l’intera Umbria e quindi anche il nostro territorio.

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