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Il Comune ha illustrato i vantaggi nella misura delle tariffe che hanno avuto le famiglie con reddito ISEE 2015 inferiore a 55mila euro
isee

Lunedì 14 settembre la riapertura delle scuole a Marsciano si è svolta regolarmente, senza problemi rilevanti.
I piccoli inconvenienti che sono emersi nei primi giorni nella ripartenza di tutti i servizi sono stati prontamente risolti e l’Amministrazione è costantemente impegnata, insieme all’istituzione scolastica, nel garantire qualità ed efficienza a studenti e famiglie.

Alla riapertura i ragazzi hanno trovato molti plessi rinnovati, a seguito di lavori svoltisi nel corso della primavera e dell’estate.
Alla scuola Rodari, con i lavori di ristrutturazione dopo l’incendio del gennaio scorso, sono state apportate migliorie importanti nella struttura come ad esempio una nuova pavimentazione con parquet laminato ed efficientamento energetico.
Si è inoltre dato continuità al progetto di riqualificazione del verde antistante l’edificio.
Già sono stati rimossi i giochi deteriorati e sono stati acquistati i nuovi giochi che a giorni verranno montati.
Questo è un primo stralcio di una riqualificazione più complessiva di tutta l’area verde che prevede anche la creazione di un percorso sensoriale attraverso erbe e piante officinali.

La scuola dell’Infanzia Francesco Ceci di Compignano è stata interessata da un complessivo adeguamento sismico, così come pure la scuola primaria di Schiavo.
Partiranno invece nelle prossime settimane i lavori di adeguamento ed ampliamento che riguardano la scuola dell’infanzia di Schiavo, dove si è provveduto a spostare le lezioni nei locali della vicina parrocchia.

“È stata – afferma l’Assessore alle Politiche scolastiche Luigi Anniboletti nell’augurare un buon anno scolastico a studenti, famiglie insegnanti ed operatori della scuola – una estate molto impegnativa, nel corso della quale si è lavorato per poter ultimare tutti i lavori in corso nei plessi e garantire la regolare ripartenza delle attività didattiche. Sabato 26 inaugureremo due dei plessi interessati dai lavori. Alle ore 11.00 saremo presso la scuola dell’Infanzia Francesco Ceci di Compignano mentre alle ore 17.30 sarà la volta della scuola Rodari”.

Altrettanto importante è stata l’organizzazione dei servizi a domanda individuale, ovvero mensa, trasporto scolastico e asilo nido, che coinvolgono oltre 700 studenti ogni anno.
“Mi preme ricordare – sottolinea l’Assessore Anniboletti – che l’Amministrazione, anche per venire in contro alle richieste di molte famiglie ha deciso di modificare l’impostazione dei servizi di mensa.

Il costo di tale servizio non si compone più di una parte variabile ed una fissa, ma c’è un unico importo che varia in base al valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).
La nuova modalità di calcolo ha comportato che le tariffe della mensa sono state tutte abbassate, rispetto allo scorso anno, tranne che per la fascia Isee più alta, ovvero quella superiore a 55mila euro che è stata aumentata per arrivare alla quasi totale copertura del costo del servizio.
La tariffa di questa fascia si applica anche a tutti coloro che autonomamente decidono di non presentare l’Isee e conseguentemente di non avvalersi delle agevolazioni.
L’invito che rivolgo a tutte le famiglie è quindi quello portare l’Isee. Con questa rimodulazione delle tariffe l’Amministrazione ha garantito una maggiore equità, oltre che lavorato anche ad una qualificazione del servizio con l’introduzione, dallo scorso anno, delle posate di metallo e, da quest’anno, l’utilizzo di piatti e bicchieri biodegradabili”.

Sull’argomento ISEE, ovviamente, non tutti sono d’accordo ed osservano che il sistema sarebbe perfettamente equo se ciascuno pagasse le imposte proporzionalmente al proprio reddito, i percettori di redditi bassi meriterebbero aiuti da cui escludere gli altri.
Ma il sistema impositivo in Italia è progressivo, perciò quando i percettori di redditi alti pagano le loro imposte di fatto remunerano sia i servizi pubblici che teoricamente gli spettano sia quelli che spettano ai percettori di redditi bassi, con la differenza che poi quest’ultimi non hanno nulla da pagare mentre i percettori di redditi alti devono fare l’aggiunta a quel che hanno profumatamente pagato con le imposte. Considerazioni di cui forse si dovrebbe tener conto anche perché con l’estensione del sistema ISEE si rischia di fatto che le famiglie con un reddito lordo alto, a forza di ri –pagare i servizi pubblici, si trovino poi ad avere un reddito netto inferiore a quello delle famiglie apparentemente meno ricche

Per illustrare i risparmi derivanti dalla nuova rimodulazione delle tariffe della mensa il Comune ha comunque presentato due esempi relativi ad una famiglia che ha un Isee pari a 25mila euro.

Esempio 1
In questo caso il bimbo frequenta l’infanzia. Nell’anno passato la famiglia avrebbe pagato 693 euro (261 di fisso e 432 di costo pasto calcolato su una presenza scolastica media ovvero 30 giorni di assenza in un anno), mentre con le tariffe attuali va a pagare 570 euro (60 euro per 9 mesi più 30 per una mezza mensilità). Rispetto all’anno passato si determina, quindi, un risparmio pari a 123 euro.

Esempio2
In questo caso il bimbo frequenta la primaria. Nell’anno passato la famiglia avrebbe pagato 724 euro (247 di fisso e 477 euro di costo pasto considerando 25 giorni di assenza in un anno) mentre con le tariffe attuali va a pagare 585 euro (65 euro per 8 mesi più due mezze mensilità da 32,5 euro l’una). Si produce in questo caso un risparmio di 139 euro.

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