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L’iniziativa “CENTOPERCENTO GRECHETTO”, tavola rotonda organizzata dalla cantina Roccafiore di Todi venerdì 4 settembre nella città umbra
uva-grechetto

Dopo che il Sagrantino ha bucato lo schermo internazionale anche il Grechetto si propone di seguirne la strada, che è insieme promozione del vino umbro e del territorio.

Il Grechetto, uno dei vini più tradizionali dell’Umbria e del Centro Italia, estremamente duttile e dal carattere ben pronunciato è sicuramente un vino apprezzato in loco, ma per assurgere ad una notorietà internazionale deve acquisire una connotazione particolare, unica, che lo faccia apprezzare anche da chi il vino lo sorseggia, magari un solo bicchiere, per percepire i caratteri inconfondibili di un territorio.

In vero un sentiero è già stato aperto dall’Istituto Agrario di Todi con Asylon, ma per sfondare ci vuole un’unità di intenti per un progetto, qualitativo e di marketing, comune tra tutti i produttori del territorio.

A provarci l’iniziativa “CENTOPERCENTO GRECHETTO”, tavola rotonda organizzata dalla cantina Roccafiore di Todi che venerdì 4 settembre riunirà presso la propria sede giornalisti ed opinion leader per un confronto sul potenziale di questo vino dotato di forte personalità, interrogandosi sulle possibilità di successo oltre i confini regionali e nazionali.

L’incontro, aperto al pubblico, inizierà alle 14.30 e sarà moderato da Jacopo Cossater, blogger e degustatore professionista.
A confronto ci saranno diverse esperienze enologiche: Hartmann Donà per Roccafiore e Giandomenico Negro per Mottura, azienda che nella Tuscia esprime dagli anni Novanta qualità estrema nella produzione di Grechetto; Luca Baccarelli, chiamato a raccontare il caso di Roccafiore, azienda emergente che a Todi ha posto il Grechetto al centro del proprio progetto vinicolo e imprenditoriale; Antonio Boco, critico enogastronomico umbro che offrirà il punto di vista di giornalista e comunicatore, raccontando l’evoluzione del Grechetto nell’ultimo decennio; Giuseppe Rosati, ambasciatore del vino italiano presso Vinitaly International Academy e con un recente passato da wine-director al Felidia di New York; infine Paolo Trimani, che offrirà un punto di vista basato sulla decennale esperienza alla guida dell’omonima enoteca e che ben conosce le dinamiche del mercato domestico.

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