La storia dell’antico castello di Doglio attraverso i toponimi, le famiglie e le proprietà.
Questo il tema trattato da Filippo Orsini, direttore dell’archivio storico comunale di Todi, in una interessante conferenza organizzata nella piccola frazione del comune di Monte Castello di Vibio.
Dopo la presentazione dell’ambasciatore d’Italia Stefano Benazzo, organizzatore dell’iniziativa, Filippo Orsini ha tracciato la storia del castrum, inserito per lungo tempo sotto la giurisdizione del vicino comune tuderte e nella relativa diocesi (oggi denominata Orvieto-Todi), incuriosendo un pubblico numeroso ed attento che ha voluto ripercorrere le vicende dei luoghi in cui vive o ha vissuto a lungo.
La lezione ha preso il via dall’origine del nome “Doglio”, che, secondo lo storico Giovanni Battista Alvi, è “detto così perchè fabbricato tondo a guisa di botte di olio detta in latino Dolium”.
Per quanto riguarda poi la popolazione, già nel 1291, come si apprende dal liber focolarium (catasto delle famiglie) il castello di Doglio conta 71 persone, mentre altre 25 vivono presso il castello di Roscialesco e 20 famiglie abitano in Santa Maria in Monte.
Nel 1725 lo “stato delle anime”, cioè il registro parrocchiale della popolazione, conta 155 persone, che, nel 1828, salgono a 224.
Dalla consultazione dei catasti dal Settecento in poi, emerge che fra i maggiori proprietari terreni vi è nella zona una cospicua presenza di beni ecclesiastici (vescovado di Todi, parrocchia di San Salvatore, monastero di Santa Maria in Monte e Sant’Angelo di Ginestreto), mentre fra i laici troviamo famiglie di origine senza dubbio locale come gli Zafferami o Zaffarami (nelle località di Roscialesco e Torre di Roscialesco ai confini con il territorio di Quadro) e i Lipparoni (nelle località Le Corone, Struginati e Torre Nera).
Vi sono inoltre possedimenti del principe Borghese di Roma, del conte e della contessa Prosperi di Todi (proprietari in località Il Palombaio, Il Moro, Pieronillo, La Casaccia e Colle Zolfo) e del capitano Leoni di Todi (proprietario in Poggio San Quirico), ecc.
Altre importanti famiglie tuderti si avvicendano nella località denominata Le Grazie (antico fortilizio medioevale, trasformata poi in residenza di campagna e, infine, nell’attuale agriturismo) e, precisamente: i Carocci, il conte Prosperi e gli Alvi.
Da questi ultimi, tutto il complesso, viene poi venduto alla locale famiglia Mariotti.
I prossimi appuntamenti culturali e ricreativi di Doglio prevedono due cene di beneficenza (il 14 ed il 16 agosto) in favore dell’associazione “Daniele Chianelli” mentre il 23 agosto, dalle ore 9,00, si terrà un mercatino del baratto per le vie del paese e una mostra fotografica di Stefano Benazzo; alle ore 16,30 verrà presentato il libro La leggenda di Iacopone da Todi da parte degli autori Fabiola Bernardini e Alberto Melari ed, infine, alle ore 18,00 ci sarà la premiazione dei vincitori del 6^ concorso fotografico “Emozioni”.