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Vincitore del prestigioso Premio Letterario Internazionale Golden Selection 2015, il romanzo giallo di un umbro: Luciano Ragno .
libro Ragno

Luciano Ragno, giornalista, umbro di nascita in quel di Foligno, una lunga attività a ”Il Messaggero”di Roma di cui è stato caporedattore, dopo tanti libri di divulgazione della Salute, debutta nel “giallo” e va in libreria con una storia avvincente  secondo le regole del thrilling per tener compagnia nelle caldi notte d’estate agli insonni  o sotto l’ombrellone agli annoiati. Anche questa è terapia senza farmaci

In verità è quasi un mezzo debutto perché Ragno recentemente aveva pubblicato un altro libro sul microcosmo condominiale in cui a fatti curiosi e comici si intrecciano vicende misteriose che confinano col giallo.

Luciano Ragno non poteva non far assumere le vesti del protagonista a un collega, esperto di nera, quella da  raccontare ma assolutamente impreparato a viverla  in prima persona. 
Il teatro è Roma con qualche puntata a Stoccarda, tanto per dare un tocco di internazionale.

“12 scatti avvelenati” di Luciano Ragno ha avuto subito successo tanto da vincere il prestigioso Premio Letterario Internazionale Golden Selection 2015 .

Tutto ha inizio con una lettera anonima a uno sconosciuto cronista  di  un quotidiano della Capitale, che si ritrova, quasi senza rendersene conto e anche infastidito, in un intrigo sulla rotta Roma-Stoccarda a l’inseguimento e alla conquista, a ogni costo, di una preziosa collezione di francobolli e alla caccia di una misteriosa Mary.
Il giornalista, con il vezzo delle citazioni famose, si ritrova a indossare le vesti di un investigatore dilettante che riesce, alla fine, a dipanare una matassa con la maestria di un detective professionista.

E lungo il percorso, fra vecchie macchine fotografiche, venditori di ricordi, veleni noti e sconosciuti, delitti in autostrada e in riva al mare, rebus da decifrare, francobolli che “parlano”, giocatori di poker, inquirenti che “brancolano nel buio”, titoli a quattro colonne in cronaca e “ultim’ora” nei TG, addirittura uno zoo e ciliegie sotto spirito, incontra un amore, una traduttrice di Friedrich Schiller, appena uscita da una storia fatta di silenzi e dolore.
Un amore romantico, sincero e intrigante, ma costantemente affogato nel mistero.

Sullo sfondo, la redazione di un grande giornale che conserva l’ultima traccia di un albergo fine secolo.
E una Roma che si sveglia dalla quotidianità per vivere appassionandosi prima, per poi dimenticare tutto, e infine riviverlo, a un giallo punteggiato da 12 scatti di una vecchia Ferrania a soffietto. Avvelenati.
Il manoscritto era già stato premiato all’”Holmes Award 2015” dell’Accademia degli Artisti a Napoli.

ferrania

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