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19enne massacra il volto della "fidanzata" 22enne che deve essere sottoposta ad un intervento chirurgico; se la cava con una diffida
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C’è da sperare che il provvedimento del G.I.P. del Tribunale di Spoleto, che ha disposto nei confronti di un 19enne di Città di Castello la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, una giovane 22enne residente a Todi, sia sufficiente, ma certo non si può stare tranquilli, vista l’attitudine all’ira ed alla violenza bestiale del 19enne, che sembra un pericolo pubblico

I Carabinieri della Stazione di Todi sono intervenuti alcune notti fa nel centro storico, dove il diciannovenne, ospite della fidanzata (una ventiduenne rumena, residente a Todi), dopo un litigio con costei, l’aveva malmenata pesantemente.

I militari, accorsi sul posto unitamente ai sanitari del 118, su richiesta della ragazza, hanno trovavano costei in Piazza del Popolo, terrorizzata e sanguinante al volto, assistita dalla madre. Vista la gravità delle ferite, la giovane veniva subito fatta trasportare al Pronto Soccorso della Media Valle del Tevere, mentre i Carabinieri, grazie ai primissimi indizi raccolti,  hanno rintracciatoo il violento fidanzato, conducendolo in Caserma.

I sanitari del Nosocomio tuderte hanno riscontrato nella giovane rumena diverse fratture al volto per cui, con una prognosi preliminare di 40 giorni s.c., è stata inviata all’Ospedale di Perugia per un delicato intervento chirurgico. 

Nel frattempo, i Carabinieri hanno accertato che tra i due, oltre ad un legame sentimentale che nell’ultimo periodo era divenuto particolarmente teso, vi era un rapporto di lavoro: la donna lavorava, come barista,  in un locale notturno dell’aretino, di proprietà del padre del fidanzato.
Emerso, inoltre, che già in passato la giovane romena era stata malmenata dal fidanzato, senza mai presentare denuncia.

Nella sera dell’ultimo episodio, nel cuore della notte, a seguito di un litigio, il diciannovenne aveva sferrato al volto della fidanzata un violentissimo “gancio”; costei, pur stordita e sanguinante per il colpo ricevuto, riusciva ad chiedere aiuto ai genitori che si trovavano in casa a dormire.
Costoro riuscivano a bloccare l’aggressore, in preda ad uno stato d’ira, allontanandolo dalla loro abitazione.
Questo, mentre veniva condotto in caserma, riusciva a chattare con la fidanzata, alla quale chiedeva di fornire ai militari una versione dell’accaduto tale da alleggerire la sua posizione.

Nonostante la violentissima aggressione subita, la giovane vittima non intendeva sporgere denuncia contro il fidanzato che, comunque, viste la gravità delle lesioni procuratele, si rendeva responsabile di lesioni personali procedibili d’ufficio.

A questo punto, considerato anche che il diciannovenne veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico ed una mazza da baseball custodita nella sua auto non certamente per praticare tale sport, si procedeva al suo arresto, sottoponendolo agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Città di Castello, a disposizione della Procura della Repubblica di Spoleto.

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