Condividi su facebook
Condividi su twitter
La localizzazione di otto torri eoliche delle complessive diciotto, all’interno delle aree contigue alla Stina (Monte Peglia e Selva di Meana) non costituisce di per sé un motivo sufficiente per il rigetto delle istanze, piuttosto un eventuale elemento di incompatibilità che verrà valutato in sede di Via
Peglia eolico

L’accusa di errori procedurali da parte della Provincia di Terni relativamente alla questione del parco eolico sul Peglia, ha visto la pronta replica dell’Amministrazione provinciale.
Significativo che non si sia sentita la voce della Regione che pur veniva indicata come scopritice della magagna.

Nessuna norma vigente è stata elusa nel corso dei procedimenti riguardanti fonti di energia alternativa da matrice eolica.
Tali procedimenti sono ancora in corso e solo ora stanno entrando nel vivo della fase di valutazione vera e propria”.

Lo afferma una nota della Provincia di Terni che replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alfredo de Sio sull’ampliamento dell’area protetta dello Stina (Monte Peglia e Selva di Meana) da parte della Regione Umbria, rigettando le accuse di aver dato vita ad una procedura superficiale e sbagliata, addirittura in violazione a norme vigenti, senza alcun approfondimento preventivo negli uffici di Palazzo Bazzani.

A tale proposito l’amministrazione smentisce tali affermazioni e precisa quanto segue: “Gli iter autorizzativi dei due impianti eolici sono ancora in fase iniziale, la Provincia ha riconosciuto soltanto la loro procedibilità.
Tali iter però dovranno essere sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via)
.

In Regione è stata tenuta solo una prima riunione preliminare delle conferenze di servizi in cui i Comuni, la Comunità Montana, gli uffici tecnici della Regione Umbria e tutti gli altri soggetti a qualunque titolo competenti ad esprimersi non hanno fornito elementi per un eventuale rigetto anticipato delle due istanze.

Solo successivamente alcuni enti territoriali coinvolti hanno rilevato che alcune torri eoliche contenute nel progetto risultavano collocate nell’area contigua dell’Area Naturale Protetta “Elmo Melonta”, ricompresa nello Stina, senza fornire disposizioni normative a supporto della loro posizione improntata all’illegittimità delle istanze.

La stessa Regione ha quindi puntualizzato che l’istallazione di impianti eolici non è consentita nelle aree parco, includendovi anche le relative aree contigue.
Su richiesta del soggetto proponente, la Regione ha quindi avviato le procedure di Via e la Provincia di Terni ha formalmente sollecitato tutti gli enti competenti a pronunciarsi fornendo gli estremi normativi comprovanti l’effettivo livello di tutela delle aree contigue rispetto al divieto imposto nel Parco “Elmo Melonta”, considerato che la localizzazione di otto torri eoliche delle complessive diciotto, all’interno delle stesse aree contigue non costituisce di per sé un motivo sufficiente per il rigetto delle istanze, ma piuttosto un eventuale elemento di incompatibilità che verrà valutato in sede di Via insieme a tutti gli altri aspetti di sostenibilità ambientale, tra cui la fauna, il paesaggio, il rispetto dei prati-pascoli di altura e quanto altro previsto nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter