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Un'altra meritoria iniziativa ambientale, ad opera dei ragazzi del Collettivo Autonomo Ex Tabacchificio, sulle rive del Fersinone
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“Ripuliamo i nostri spazi”, questa l’ultima iniziativa dei ragazzi e delle ragazze del Collettivo Autonomo Ex Tabacchificio, realizzata la scorsa domenica 15 marzo lungo l’area verde che è bagnata dal fiume marscianese Fersinone, affluente del Nestore e meta estiva di più e meno grandi per bagni in totale tranquillità, considerata la riservatezza e la distanza dalla vita “più urbana” di Marsciano. La segnalazione della necessità di una ripulitura di questa area è venuta da alcuni signori che frequentano abitualmente la serenità di questa zona, i quali hanno contattato i ragazzi del Collettivo di loro conoscenza per realizzare qualcosa di concreto.

Come da programma, il ritrovo mattutino si è tenuto di fronte al tabacchificio intorno alle ore 9.30, e dopo una lauta colazione in condivisione, offerta dal Collettivo a tutti i partecipanti, che sono poi partiti alla volta del fiume Fersinone. Il gruppo è numeroso e soprattutto variegato, circa trenta persone tra giovani, famiglie e i ragazzi richiedenti protezione internazionale, che sono inseriti nel progetto “Ora d’aria” gestito da ARCI Solidarietà e che attualmente abitano nel comune di Marsciano, Tra quest’ultimi hanno partecipato 2 maliani (Amarà e Sadjo), un ivoriano (Mahamed) e un gambiano (Momodou).
All’arrivo sul fiume, armati di sacchi e guanti, è cominciata la passeggiata lungo il sentiero: sono state ritrovate cartacce, resti di scatoloni, bottiglie grandi di vetro e materiale in plastica sparpagliato negli spazi verdi, ma soprattutto residui di vetro rotto pericolosi per chiunque voglia passeggiare per quelle aree. Nell’acqua del fiume c’erano anche copertoni di auto, che per fortuna un abile “sommozzatore” è riuscito a recuperare, strappando così anche il primo bagno della stagione. Attorno alle 13 un po’ di meritato riposo e di ristoro per tutti, mangiando e godendosi il verde paesaggio intorno. Il primo pomeriggio è trascorso così tra chiacchiere e risate, prima di fare rientro.
I rifiuti raccolti sono stati poi portati all’isola ecologica di Marsciano e lì differenziati.

È doveroso segnalare come i ragazzi richiedenti protezione, si attivino ogni qualvolta il Collettivo strutturi iniziative di richiamo sociale, ricordiamo come sono stati partecipi anche durante una precedente due giorni del Collettivo, organizzata a cavallo tra dicembre 2014 e gennaio 2015, la “Raccolta usato all’Ex-Tabacchificio”, incentrata appunto sulla raccolta di oggetti usati nei locali dell’Ex-Tabacchificio Pietromarchi, successivamente da smistare e donare tra le varie associazioni no profit locali che hanno aderito a questa iniziativa. Nell’occasione della pulizia del Fersinone i ragazzi che hanno aderito, sono stati molto volenterosi e pieni di iniziativa, ed è stata loro l’idea di creare un piccolo “sentiero” con dei sassi in mezzo al fiume per poter attraversare il primo guado ed andare a recuperare altri rifiuti. Questi ragazzi, nei confronti del Collettivo, non si tirano mai indietro e anche in questa circostanza si sono rimboccati le maniche assieme a tutti gli altri partecipanti.

La voglia di integrarsi, rendersi utili e i feedback positivi da parte di questi ragazzi richiedenti protezione, così come la risposta dei partecipanti, indicano che i ragazzi e le ragazze del Collettivo stanno lavorando nella giusta direzione e stanno canalizzando nel miglior modo possibile le risorse a disposizione. Siamo solo all’inizio, avendo la convinzione di aver “smosso” qualcosa all’interno della socialità marscianese, anche se come sottolineano dal  Collettivo, c’è ancora molto lavoro da fare e molto da migliorare, oltre a qualche pregiudizio da superare.
«La volontà e i programmi – dicono dal Collettivo – sono tanti. Finora la prassi operativa al servizio di una socialità inclusiva, di una cultura della tolleranza, di un continuo confronto con il territorio, sta presentando buoni risultati, ma i cui contenuti devono essere costantemente posti al centro di una dialettica pubblica e attiva».

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