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Verranno accantonati gli aspetti più critici della proposta, al fine di arrivare alla sua approvazione con il massimo consenso.
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Nel giorno in cui è giunto il parere favorevole della Terza commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria, la Giunta sembra intenzionata a rivedere le questioni più spinose, accantonandole sulla proposta di modifiche al regolamento sul prelievo della specie cinghiale, in ragione dei danni causati e puntando molto sulla prevenzione di essi.

L’organo di Palazzo Cesaroni invita la Giunta a riconsiderare alcuni aspetti: non obbligatorietà dell’assegnazione annuale dei settori, tenere conto delle assegnazioni esistenti, fissare criteri premiali meno rigidi dei “punti” (valutando media dei partecipanti alle battute, quantità delle stesse, “vocazionalità” del territorio, valutazione danni nel distretto), possibilità per gli Atc di valutare limitate battute congiunte il giovedì, prevedere solo caccia in battuta e “alla cerca”. Infine, “valutare anche con diverso, apposito atto, di reintrodurre la moratoria circa l’iscrizione di nuove squadre”.

Un regolamento che abbiamo voluto condividere, con un metodo serio di confronto – hanno detto la presidente Marini e l’assessore Cecchini, – e dal quale verranno accantonati gli aspetti più critici al fine di arrivare alla sua approvazione con il massimo consenso, nell’interesse dei cacciatori e degli agricoltori.

Il problema dei danni causati da questa specie alle produzioni agricoli e negli incidenti stradali sottrae risorse finanziarie importanti al bilancio regionale, che potranno invece essere impiegate per una sempre migliore gestione dell’attività venatoria e per il ripopolamento con selvaggina di qualità”.

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