L’8 Gennaio 2015 abbiamo presentato un Ordine del giorno nel quale si auspicavamo una conclusione positiva e soddisfacente per la problematica della piscina di Spina.
Un impianto nel quale si sono spesi un’eresia di soldi pubblici, più di 500.000€, con soluzioni immaginifiche e fuori da ogni logica solo per arricchire qualche campagna elettorale.
Per nostra sfortuna eravamo in Consiglio Comunale anche quando votavamo contro a questi scempi mentre l’attuale Consigliere regionale Chiacchieroni ci accusava, come sempre, di voler fermare lo sviluppo. L’O.D.G. non è stato inserito nel Consiglio del 28 Gennaio 2015 per gli approfondimenti tecnici necessari a dare alcune risposte.
Abbiamo fatto una richiesta chiarissima nel nostro ordine del giorno: oltre alla dovuta rassicurazione sul fatto che la piscina sarà fruibile prima della prossima estate vogliamo che, dopotutto, si realizzino degli impianti nei quali si possano effettuare attività agonistiche. Il tempo che è intercorso tra oggi e il deposito ci fa pensare siamo ancora nella fase decisionale.
Ci aspettiamo una risposta affermativa come unico viatico realistico per una sostenibilità effettiva dell’impianto.
Del resto, casualmente, mentre attendevamo che fosse messo in discussione il nostro documento, è uscita la notizia dell’affidamento dei lavori della Piscina. In soli 12 giorni abbiamo avuto più risposte che in 7 anni.
Stesso atteggiamento che l’Amministrazione Comunale tiene su tutte le tematiche critiche aperte, che sono una infinità, nella zona Nord del Comune.
La segnalazione dell’ex consigliere comunale Mattioli sui lavori a Mercatello ha prodotto una pronta risposta dell’amministrazione sull’affidamento dei lavori ad altri soggetti. Chiaramente i due eventi sono del tutto indipendenti.
Passando dai fatti, sperando che questi impegni diventino fatti per quanto scontati e tardivi, alle intenzioni, degni di nota alcuni ‘interessamenti delle istituzioni’ molto elettorali avvenuti successivamente ad altre criticità sollevate sempre da opposizioni e cittadini.
Come l’interpellanza di Gianfranco Chiacchieroni (stranamente tornato dall’esilio politico dopo 5 anni di basso profilo) sulla settevalli è venuta dopo molte sollecitazioni del Consigliere Pilati.
É surreale l’indignazione del Consigliere Regionale e del Sindaco su un argomento così centrale per il nostro territorio quando essi sono direttamente responsabili degli ultimi 16 anni di amministrazione. 16 anni nei quali abbiamo solo visto peggiorare l’intera viabilità nella zona Nord con toppe elettoralistiche anche peggiori dei mali. Appoggiamo e promuoviamo qualunque forma di protesta eclatante che i cittadini vogliano fare. Chi ha il portafoglio pubblico deve capire che questa situazione non è più tollerabile in nessun modo.
Finalmente si parla di distributori di acqua pubblica nella zona Nord per l’interessamento del consigliere Offreddi e la Zarina Marini, dall’alto del consenso certificato dalla fresca approvazione di una legge elettorale con la quale potrebbe governare col 18% dei voti, ingaggia un duello con le Poste Italiane (un’altra splendida privatizzazione italiana) dopo la protesta dei cittadini di Castiglione della Valle preoccupati per una possibile chiusura dell’ufficio locale.
Visto che siamo molto interessati alla soluzione reale dei problemi, e vista l’attenzione che le nostre denunce ottengono da parte di una Amministrazione Comunale in piena campagna elettorale regionale per conto terzi, abbiamo chiesto al Presidente della prima commissione consiliare, Sabatino Ranieri, di indire una seduta pubblica ai sensi del comma 2 dell’art. 25 del Regolamento del Consiglio Comunale per mettere in fila tutte le informazioni sull’andamento della ricostruzione pesante, sull’autonoma sistemazione e sulle eventuali ingiustizie maturate nella sua assegnazione e sulla questione dei danni parziali mettendo intorno ad un tavolo Uffici Comunali preposti, Comitato territoriale, Amministrazione, Maggioranza e Opposizioni.
Deve essere un impegno di tutti fare il massimo per sostenere le ragioni dell’aumento di risorse per la ricostruzione senza le quali sui verificherebbero delle profonde ingiustizie in un territorio già provato dalle difficoltà di questi anni.