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19 milioni e 500mila euro per il raddoppio della FCU da Ponte San Giovani a Perugia e 13 milioni di euro per il potenziamento della stazione di Ponte San Giovanni, non sembrano prevedere un idoneo e capiente parcheggio di scambio auto - treno.
stazione ponte san giovanni

È stato avviato l’iter per i lavori di raddoppio della tratta ferroviaria fra Ponte San Giovanni e Perugia Sant’Anna, avvio  previsto in estate  per una durata i 800 giorni e con una spesa complessiva a base di gara di oltre 19 milioni e 500mila euro che si vanno ad aggiungere al potenziamento della stazione di Ponte San Giovanni, dove sono in corso lavori complessivi per un ammontare di 13 milioni di euro.
Intervento imponente, ma ci si chiede se veramente, tali interventi riusciranno ad allentare il “nodo stradale” di Perugia ed evitare che il capoluogo umbro venga strozzato da un traffico insopportabile.

La velocizzazione del collegamento ferroviario Ponte San Giovanni Perugia sembra, per l’ubicazione della stazione nella frazione perugina, non possa consentire alle svariate centinaia di automobilisti, che la mattina ed il pomeriggio intasano con i loro mezzi il tratto che parte dall’incrocio della E45 con la Centrale umbra a Collestrada, di approfittarne.

Per loro, che comunque dovrebbero raggiungere con l’auto la stazione di Ponte San Giovanni, intasando anche quel tratto di strade urbane, all’arrivo non ci sarebbero che pochissimi posti in cui parcheggiare per prendere il treno.

Diverso se il treno lo potessero prendere proprio in prossimità del suddetto incrocio perché il flusso di traffico imponente dei pendolari in auto arriva sia da nord (Umbertide, Gubbio, Città di Castello) che da est ( Assisi, Bastia Umbra, Foligno, Spoleto).
Soluzione che prima o dopo si dovrà prevedere anche per il traffico proveniente da Sud

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