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In riferimento ai recenti articoli apparsi sulla stampa e relativi ad un intervento della nostra Associazione durante un’assemblea d’istituto presso il Liceo Alessi nel 2012, Omphalos Arcigay Arcilesbica vuole precisare quanto segue.
Diversamente da quanto esposto in alcune dichiarazioni e articoli di stampa, durante la suddetta assemblea il tema affrontato non è stato l’insegnamento dell’educazione sessuale, tematica che non è trattata dalla nostra Associazione, che invece ha come principale fine quello di sensibilizzare alla non discriminazione degli individui per il loro orientamento sessuale e alla prevenzione nei rapporti sessuali. In particolare il tema trattato all’assemblea è stato il “bullismo omofobico” e il materiale messo a disposizione in quella sede, ove erano presenti anche alcuni docenti, aveva come unica finalità quella di spiegare come si possono prevenire malattie sessualmente trasmissibili. Il materiale è appositamente realizzato in tre diverse tipologie che affrontano i rapporti tra “uomo e uomo”, tra “donna e donna” e tra “uomo e donna”. Chi sostiene falsamente che l’attività della nostra Associazione sia finalizzata ad istigare giovani studenti ad avere solo rapporti con persone dello stesso sesso o a distribuire materiale pornografico nelle scuole offrendo la nostra sede per “pratiche di iniziazione” di giovani che vogliono sperimentare l’omosessualità, lede profondamente la reputazione della nostra Associazione e svilisce il lavoro dei tanti volontari e professionisti che si dedicano con serietà ai suoi numerosi progetti.
Riteniamo inoltre assurdo il parallelo con la triste vicenda di Charlie Hebdo. È chiaro a chiunque abbia visionato il video del convegno, per cui la Magistratura ha disposto il sequestro, che non si tratta di umorismo, come alcuni l’hanno voluto rappresentare. Il convegno intendeva infatti affrontare un argomento molto serio quale la famiglia, con l’ausilio di giuristi ed esperti, non comici o vignettisti. Così come i siti dai quali vengono diffuse queste informazioni non sono testate di satira. Esiste una grande differenza tra la satira e la diffamazione.
Chiunque è libero di organizzare convegni e manifestazioni per esprimere opinioni contro il diritto delle persone gay, lesbiche e transessuali di questo Paese di ottenere gli stessi riconoscimenti giuridici del resto della popolazione e di poter vivere una esistenza piena e felice. Quello che non possiamo tollerare è che il duro lavoro e la dedizione di tanti volontari e professionisti di questa Associazione, che da oltre venti anni si battono per spazzare via omofobia, intolleranza e bullismo dal nostro Paese, sia svilito e diffamato.Confidiamo nell’operato della Magistratura e accetteremo qualsiasi decisione sarà assunta in merito.

 

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