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Nel Piano Nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico la Giunta regionale dell’Umbria ha richiesto al Governo tale cifra
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In Umbria per far fronte alle frane ci vorrebbe …una frana di soldi che in prospettiva eviterebbero un’altrettanto grave necessità finanziaria perché le colline si muovono e per un problema, se non altro, di fisica la tendenza è scendere al piano.

E’ quanto ha segnalato nuovamente la regione:“Siano rese al più presto disponibili le risorse necessarie per la messa in sicurezza del centro di Deruta e delle località del territorio a rischio di frana”.
È quanto sollecita dal Governo l’assessore regionale alla mitigazione del rischio geologico, Stefano Vinti, ricordando che nel Piano Nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico la Giunta regionale dell’Umbria ha segnalato le situazioni a rischio da frana elevato che interessano il centro abitato di Deruta e la località Palazzone, situata nelle immediate vicinanze del centro storico, rappresentando una richiesta pari 3 milioni e 350mila euro.

“Negli ultimi anni in seguito agli eventi meteorologici che hanno accelerato i fenomeni erosivi sui terreni sabbiosi e conglomeratici del colle di Deruta – sottolinea Vinti – si sono verificati sempre più spesso fenomeni di dissesto che hanno compromesso sia la viabilità che la stabilità delle mura e di alcuni edifici del centro storico, mentre nella zona di Palazzone i dissesti hanno coinvolto anche due capannoni di un allevamento zootecnico”.

L’intervento prevede opere di regimazione idraulica, sistemazione e pulizia scarpate, modellazione morfologica del versante in dissesto, opere di ingegneria strutturale e naturalistica.
 L’assessore Stefano Vinti auspica pertanto “che il Governo renda disponibili nel più breve tempo le risorse necessarie per poter realizzare gli interventi di mitigazione del rischio da frana nel comune di Deruta”.

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