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I residenti del centro di Terni tornano a lamentarsi della movida o, meglio, della mala movida.
Come abbiamo già avuto modo di affermare, la Confesercenti ritiene che debbano essere salvaguardate le esigenze di tutte le parti in causa: si alla tutela del business ma nel rispetto dei diritti dei residenti. La regola delle tre C non và mai dimenticata: CITTA’ – COMMERCIO – CITTADINO il che significa che le iniziative del commercio a favore della città non possono mai dimenticare i diritti dei cittadini e, da parte di quest’ultimi, gli stessi diritti devono essere riconosciuti agli esercenti commerciali senza fare di ogni erba un fascio. Urinare o vomitare contro i portoni delle case o contro le vetrine, grida e risse tra ragazzi o squadre di giovani, non sempre e non solo è colpa dei pub o di altri esercizi commerciali: che differenza c’è tra la latrina a cielo aperto di Vico dell’Olmo e quella di Piazza Solferino o di altre zone cittadine? Riconfermiamo quanto già detto e scritto: facciamo rispettare le leggi, norme e regolamenti già esistenti, a cominciare da quelli comunali; la Confesercenti propone, di nuovo, di scrivere tutti insieme, residenti, commercianti, istituzioni, nuove regole di convivenza civile, di rispetto e riconoscimento reciproco, discutendo su come aggredire il degrado, su come incrementare controllo e vigilanza.
Da questa situazione ne usciamo se uniti: divisi, non ci sembra che le cose migliorino.

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