Per quanto riguarda la scoperta archeologica effettuata durante i lavori di consolidamento della rupe di Massa Martana, che ha portato alla luce un tratto di mura medioevali tra via della Ripa e via della Portella (che si suppone facessero parte dell’antica porta principale della città), si è deciso che i reperti saranno restaurati e messi in sicurezza per consentirne la visione ai visitatori
La notizia nel corso del sopralluogo ai lavori da parte dell’assessore regionale Stefano Vinti insieme al sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, ai tecnici regionali ed ai collaudatori:
“Il problema del dissesto idrogeologico della Rupe di Massa Martana è noto da molti anni, tanto che lo stesso abitato fin dal 1929 fu incluso tra i centri da consolidare ai sensi della Legge 445/1908.
Poi lo stato di dissesto, anche in concomitanza con l’evento sismico del 12 Maggio 1997, ha assunto una criticità molto elevata e da allora la Regione dell’Umbria sta portando avanti i lavori necessari per una sua stabilizzazione in sicurezza”.
Questa parte dei lavori, iniziata nel mese di agosto 2013 terminerà, secondo le previsioni, nel mese di ottobre 2015, per un importo complessivo di 3.300.000 euro.
Fino ad oggi, la spesa sostenuta dalla Regione per gli interventi, compresi i lavori di pavimentazione, arredo urbano e pubblica illuminazione di cui è stato ente attuatore il Comune di Massa Martana, ammonta ad oltre 29 milioni di euro.
Contemporaneamente sono in corso le operazioni di collaudo dei lavori del quarto lotto, che si sono conclusi nel giugno scorso, e sono anche in corso le procedure per progettazione esecutiva dei lavori di “Completamento degli interventi in parete e del ciglio superiore nel tratto compreso tra Via delle Piagge e Via del Mattatoio Vecchio” per un importo complessivo di 5.200.000 euro; il progetto è in fase di validazione ed approvazione e se ne prevede la consegna nel marzo 2016.
“Il sesto stralcio dei lavori,- ha dichiarato l’assessore Vinti – permetterà la conclusione del consolidamento parietale individuato nel Progetto generale definitivo ed approvato dal Consiglio Scientifico dell’Osservatorio Regionale sul dissesto Idrogeologico, come intervento di prima priorità”.
Il sopralluogo odierno, al quale hanno partecipato anche gli organi preposti, è servito anche per verificare lo stato di sicurezza del cantiere alla luce delle ultime normative emanate dalla Regione.
“A questo proposito – ha confermato Vinti – è stato deciso di installare, a valle della Rupe, nuove apparecchiature di monitoraggio del dissesto così da avere in tempo reale, i dati necessari per tenere sotto controllo il movimento del terreno.
Ad oggi, ha confermato Vinti, grazie ai lavori realizzati, la frana è stata fermata, ma è ovvio che la situazione dovrà essere sempre monitorata e le opere realizzate dovranno essere sottoposte a costante manutenzione .
Problema questo che vale per tutti i lavori eseguiti o in corso di esecuzione nella Regione. Il monitoraggio e la manutenzione delle opere faranno così parte del sesto lotto dei lavori..
In seguito – ha concluso l’assessore Vinti, dovremo occuparci dei lavori cosiddetti di seconda priorità, ugualmente necessari ed indifferibili che riguarderanno il consolidamento dell’unità basale ovvero l’area compresa tra la parete della rupe ed il sottostante Fosso di Castel Rinaldi, opere queste per le quali dovranno essere ricercate le risorse finanziarie”.