Come s’era capito da subito la vicenda del “licenziamento della sindacalista” alla Perugina era basato su scatti d’ira del momento in un ambiente, come quello perugino, in cui la battuta salace è la norma e non fa più scandalo.
Così è bastato un incontro di pochi minuti per far tornare al lavoro la lavoratrice, Rsu Fai Cisl Nestlè – Perugina, Marilena Petruccioli.
Il senso di responsabilità di ambo le parti, consapevoli che un mancato accordo avrebbe avuto pesanti ricadute in termini di immagini per i prodotti Nestlé, ha prevalso su tutto e ha rimesso al centro le priorità per lo sviluppo del sito produttivo di San Sisto e il futuro lavorativo dei suoi dipendenti, che in questi ultimi tempi vedono sempre più in calo i volumi produttivi e le ore lavorate.
La lavoratrice – con l’accordo sottoscritto questa mattina in Assoindustria di Perugia dalla delegazione sindacale Fai Cisl Umbria (composta dal segretario generale regionale di categoria Dario Bruschi, Rsu Marilena Petruccioli e Mirco Mezzasoma) e dall’azienda (rappresenta dal dottor Gianluigi Toja, assistito dal dottor Alberto Arata)- tornerà in Perugina da subito, subendo un provvedimento disciplinare concordato, ma non il licenziamento che sembrava un provvedimento ben sproporzionato ai fatti.
“Ciò è stato possibile –ha commentato il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi a chiusura dell’incontro- grazie all’atteggiamento costruttivo tenuto al tavolo dal dottor Toja.
Riteniamo, per questo, ristabilite a pieno titolo le relazioni sindacali, che erano state messe in discussione dal grave atto unilaterale oggetto dell’incontro. Un solo vincitore –ha commentato- il lavoro e il nome della Perugina”.
Bruschi ha poi continuato affermando che “sia la Fai che la lavoratrice avrebbero fatto a meno del clamore che la notizia ha suscitato in questi giorni.
Mi sento, comunque, di ringraziare tutti gli organi di informazione per aver dato grande risalto alla notizia a tutti i livelli, anche nazionale.
A loro la Fai Cisl Umbria chiede di tenere alta l’attenzione sulle priorità vere dell’azienda, che riguardano i volumi prodotti e le prospettive future.Vere sfide sulle quali ci sentiamo impegnati a trovare soluzioni condivise che garantiscano i lavoratori del più importante stabilimento alimentare umbro.
Ringrazio, infine,la Fai nazionale, nella figura del suo rappresentante Giorgio Galbusera, per l’impegno profuso e tutti coloro che anche in Cisl si sono messi a disposizione per una soluzione positiva della vicenda. Grazie anche a tutti i lavoratori e le Rsu della Perugina e delle aziende agroalimentari umbre che hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza”.