Progettazione, conseguenze e normative delle arginature del Fiume Tevere in Comune di Todi, in particolare con aumento del pericolo in località Pian di San Martino.
La Direttiva 2007/60/CE è stata recepita in Italia con Decreto Legislativo n. 49 del 2010 e l’Autorità di Bacino Distrettuale, istituita con il D. Lgs. n. 152/2006 per la pianificazione di bacino, ha la competenza a redigere entro il 2015 il Piano di Gestione dei rischi d’alluvione del Fiume Tevere, area demaniale indivisibile. Il bacino idrografico del Fiume Tevere ha rilievo nazionale e la sua gestione è regolata dalla normativa di tutela delle opere idrauliche di 2^ Categoria e della sicurezza ambientale.
Gli argini in terra, stabili per coesione e attrito, sono longitudinali e devono correre continui lungo le sponde fluviali, e trasversali, che sono disposti a coppie gli uni di fronte all’atro normalmente alla corrente e si innescano con un’estremità al terreno sommergibile e con l’altra devono estendersi simmetricamente verso l’alveo con opere di contenimento (casse d’espansione) assimilate alle arginature e con esse coordinate.
Nella progettazione è quindi di primaria importanza il preventivo studio e rappresentazione del reticolo di flusso e il calcolo delle pressioni neutraliche che si verificano sia nel corpo arginale che nel terreno di fondazione degli argini per evitare fenomeni di sifonazione e risorgiva.
Le attività o gli interventi che possono svolgersi in prossimità delle arginature fluviali richiedono particolare specifica cura a evitare danni strutturali e processi a evoluzione pericolosa in caso di piena.
In particolare a Pian di San Martino è necessario garantire il deflusso delle acque dei fossi, posti a monte dell’abitato, con idonee opere di arginatura ed espansione e agevolare il rapido smaltimento delle acque di esondazione con affossature di sezione e posizione adeguata. Tutte queste opere devono garantire la vivibilità dell’abitato esistente sia per ciò che riguarda le infrastrutture di mobilità e di fognatura che la sicurezza che per le variazioni ambientali conseguenti all’avvicinamento delle arginature alle aree abitate. È altresì necessario il ripristino delle casse di espansione su entrambi i lati dell’alveo fluviale da Ponterio al confine con il Comune di Marsciano e l’applicazione delle norme di Polizia Fluviale delle aree demaniali previste dal Testo Unico per il Bacino del Fiume Tevere, in stretto coordinamento con le Autorità Locali competenti nel merito.
È pertanto necessario il rispetto delle competenze, la tempestività delle azioni e la convocazione di una Conferenza di servizi e la verifica della compatibilità con la normativa di bacino.
- Renato Domenico Orsini - Dottore Agronomo
- 24 Ottobre 2014
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