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Approvata con 17 voti favorevoli della maggioranza, 7 contrari (Up-Ncd, Fi, Fd'I) e un astenuto (Udc) la mozione sullo stoccaggio delle bucce d'uva a Marsciano
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Ancora calda la questione “vinacce” al Cerro di Marsciano ed a cercare di togliere le castagne dal fuco ci prova pure l’assemblea legislativa dell’Umbria che ha approvato con 17 voti favorevoli della maggioranza, 7 contrari (Up-Ncd, Fi, Fd’I) e un astenuto (Udc) la mozione sullo stoccaggio delle bucce d’uva.

Il provvedimento, frutto dell’integrazione dei due atti sull’argomento presentati da Massimo Buconi (Psi) e Damiano Stufara (Prc), impegna la Giunta regionale “ad avviare un confronto con il Comune di Marsciano e con la proprietà per individuare soluzioni atte a determinare una diversa ubicazione delle attività di stoccaggio e degli impianti definitivi, e relative modalità realizzative, ed ad assicurare il rispetto dei valori ambientali del territorio e la tutela della salute e della qualità della vita della popolazione”.

Dibattito vivace di cui diamo conto:

MASSIMO BUCONI (PSI): “SOSTENERE LE INIZIATIVE DELL’AMMINISTRAZIONE DI MARSCIANO. SERVE UN TAVOLO DI CONFRONTO. La questione delle vinacce a Marsciano è anomala. Al di la del problema dello stoccaggio provvisorio nella zona del Cerro ora dobbiamo affrontare anche quello della previsione della realizzazione di una zona di stoccaggio definitivo a Papiano. Un progetto contro il quale si è espresso all’unanimità il consiglio comunale di Marsciano, tanto che l’Amministrazione ha presentato due ricorsi al Tar. Senza dimenticare che l’autorizzazione data dalla Provincia di Perugia prevede ben 16 prescrizioni che farebbero tremare i polsi a qualsiasi imprenditore. Questo dimostra che il problema c’è e va affrontato.
Purtroppo parliamo di una tematica che crea polemiche da vent’anni, perché la stessa questione è stata oggetto di polemiche per quanto riguarda la distilleria di Ponte Valleceppi, dello stesso proprietario. Come è possibile che dopo tanti anni quando un imprenditore vuole spostare questa attività ancora stiamo discutendo su dove metterla e non su come fare questi impianti? Oggi dobbiamo recuperare il ritardo della politica regionale su questo tema. Per questo con la mozione che ho presentato chiedo che la Giunta regionale si impegni a sostenere le iniziative del Comune di Marsciano ed a promuovere ogni utile azione politico-istituzionale di governo del territorio affinché non si realizzi lo stoccaggio previsto nella zona di Cerro di Marsciano né in altri luoghi con analoghe problematiche.
Se necessario credo che dovremmo anche rivedere la normativa regionale per accrescere la compatibilità di attività insalubri con il territorio. Propongo inoltre di attivare un tavolo di confronto con la proprietà, le istituzioni e le agenzie interessate”.

DAMIANO STUFARA (PRC): “L’AREA INDIVIDUATA È INCOMPATIBILE CON LO STOCCAGGIO. NECESSARIA UNA FORTE AZIONE DI GOVERNO DA PARTE DELLA GIUNTA.
Su questo tema dobbiamo prendere posizione anche al di la delle competenze regionali perché siamo di fronte a problemi testimoniati da fatti evidenti e incontrovertibili. La distilleria di Ponte Valleceppi ha creato gravi problematiche ambientali che rischiamo di riprodurre a Marsciano.
Basti pensare che al Cerro è previsto l’arrivo di 70 tonnellate di vinacce che provengono da tutta Italia e probabilmente anche dall’estero: un quantitativo superiore ala produzione di vinacce di tutto il territorio italiano.
Quindi un problema di dimensionamento è evidente. Di fronte alla chiara volontà dei cittadini e dell’intero consiglio comunale di Marsciano che chiedono di regolamentare in modo differente questo investimento industriale fatto sul loro territorio, è necessaria un’azione forte di governo da parte della Giunta regionale che possa esercitare pressione così da togliere il problema per come si è presentato.
Altrimenti rischiamo di aggravare ancora di più la situazione di un territorio come quello marscianese già provato da altre vicende. Dobbiamo evitare che questo progetto possa andare avanti e capire dove quel tipo di investimento possa essere fatto. Per questo con la mozione chiedo di riconosce l’incompatibilità dell’area industriale di Cerro di Marsciano con le attività di stoccaggio di vinacce già avviate dalla distillerie Di Lorenzo.
Inoltre chiedo di impegnare la Giunta regionale ad intervenire presso la Provincia di Perugia, anche alla luce delle novità determinatesi a seguito dell’ordinanza sindacale che autorizza i silos bag, al fine di riesaminare i provvedimenti autorizzativi”.

SILVANO ROMETTI: LA GIUNTA È DISPONIBILE  AD INTRAPRENDERE UN PERCORSO IN SINTONIA CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MARSCIANO.
Ovviamente  nel rispetto delle nostre competenze e di quello che è giuridicamente fattibile e sostenibile. Apriremo un confronto con la proprietà per vedere se si possono trovare altre soluzioni. Sosterremo l’amministrazione marscianese in questa attività, cercando di affrontare insieme il problema.
Già domani sarò a Marsciano per un incontro sul tema convocato dal sindaco Alfio Todini. Concordo sul fatto che ci dobbiamo porre il tema della delocalizzazione della  distilleria di Ponte Valleceppi ma non è vero che non sia stato fatto nulla su questo tema. Basta ricordare l’intervento sulla ciminiera per un trattamento dei fumi avanzatissimo che ha migliorato molto la qualità delle emissioni di quell’insediamento, e la delocalizzazione della Liquigas che era il vero punto di pericolosità, risultato ottenuto con un grande sforzo. Rivendico anche un altro aspetto del lavoro portato avanti da questa Amministrazione: cinque anni fa avevamo un conflitto ambientale fortissimo, mentre oggi il clima è molto più sereno. Anche sul tema delle energie da fonti rinnovabili è stato fatto un grande lavoro. Senza dimenticare che il consumo del suolo per edifici e infrastrutture in Umbria è del 4 per cento contro una media nazionale del 7 per cento.

Nel dibattito altri interventi:
ORFEO GORACCI (Comunista Umbro): “Voterò a favore della mozione perché c’è un impianto che crea problemi ai cittadini, e io sono sempre dalla loro parte quando c’è di mezzo la salute e la qualità della vita. Tutta l’Aula, però, deve riflettere: se c’è stata questa sollevazione per le vinacce pensiamo cosa potrà accadere se in un cementificio si porta la mondezza, definita combustibile, da tutto il centro Italia”.

ROCCO VALENTINO (FI): “Non voterò la mozione e sono sorpreso dalla posizione del consigliere Buconi, che si è fatto paladino degli ambientalisti quando non ha mai detto una parola, insieme al vicesindaco Rometti, sulle distillerie Di Lorenzo di Perugia che sono lì da 100 anni. Non ci possono essere due pesi e due misure, con imprenditori di serie A e B. Lo sviluppo urbanistico di questa città lo hanno voluto i vostri sindaci, che hanno permesso di costruire case vicino ad aree industriali e allevamenti di maiali. L’ambiente o lo si difende sempre oppure non lo si difende mai. Siete stati voi a permettere di costruire vicino alle imprese. Non sarà inseguendo le richieste dei comitati che si possono vincere le elezioni regionali. Spetterà al sindaco di Marsciano prendere provvedimenti. E non dovremmo contrastare gli imprenditori che vogliono aprire attività sui nostri territori. Voi non siete i paladini del lavoro”.

RAFFAELE NEVI (FI): “Condivido l’intervento di Valentino. Dobbiamo essere più seri nella gestione di queste cose. Alla Regione non spetta di fare pressioni sulla Provincia o sostituirsi ai Comuni. Ci sono leggi, regolamenti e procedure, chiunque può fare ricorsi e impugnare gli atti. Sarà l’avvicinarsi delle elezioni regionali che fa spuntare queste proposte così innovative. Altro è che la Giunta cerchi di trovare soluzioni per consentire alle attività produttive di andare avanti, cercando un equilibrio tra le esigenze dell’imprenditore e quelle dei cittadini. É facile bloccare le iniziative delle aziende, poi però non dobbiamo lamentarci se i lavoratori vengono licenziati. Non credo che il Comune possa opporsi a queste iniziative e non voterò mai documenti come questi.  Non riapriamo di nuovo la questione dei regolamenti, che abbiamo già visto essere una questione complessa: ogni ente faccia la sua parte”.

Paolo Brutti (Idv): “Proposta Buconi degna di attenzione. La distilleria di Pontevalleceppi è una criticità per la città di Perugia di cui si discute da anni. È ormai chiaro che quell’impianto lì non ci può più stare. Bisogna capire se la Regione può intervenire per una delocalizzazione ammissibile dal punto di vista della tutela ambientale e della salute. Non c’è una contrarietà di principio alle distillerie, che si possono fare ma solo se non creano problemi ambientali. Forse il ‘regolamento 6’ non riesce a includere  tutte le fattispecie ma andrebbe anche verificato chi lo applica e se ciò avviene in maniera omogenea. Allora applichiamolo, delocalizziamo la distilleria in un posto dove non si ripropongano gli stessi problemi. Le porcilaie e lo stoccaggio dei liquami sono compatibili se sono distanti dai centri abitati e sono sigillate. Se appare che la Provincia non abbia tenuto abbastanza conto del regolamento regionale si può intervenire per chiederne il rispetto. Il Consiglio regionale ha la possibilità di dimostrare che molte cose si possono fare, se sono fatte bene. Le obiezioni che avanzano i cittadini sulla mancanza di controlli e vigilanza possono essere superate, dimostrando che le norme si possono applicare e vengono fatte rispettare”.

MASSIMO MANTOVANI (Ncd): “Questo tipo di mozione è più da ente locale che da Assemblea legislativa. Spetta alla Giunta regionale applicare leggi e regolamenti: chi poi non sarà d’accordo potrà fare ricorso al Tar. Sarebbe opportuno che questa Aula trattasse gli argomenti di propria pertinenza. Mi assocerò al voto negativo dei colleghi del centrodestra: finché i regolamenti ci sono vanno rispettati oppure dobbiamo cambiarli. Rischiamo una deriva pericolosa mentre ci avviciniamo alle elezioni regionali”.

RENATO LOCCHI (Pd): “Voteremo a favore delle mozioni. Questa vicenda ha origini note e spiego al consigliere Valentino che non sono ostile ai Comitati. Grazie al Comitato ‘Molini di Fortebraccio’ ora a Pontevalleceppi esiste una distilleria in regola con le norme ambientali ed anche il disagio dei residenti è stato molto mitigato. Ogni amministratore deve rispettare le leggi e valutare la opportunità di autorizzare un insediamento. Ricordo infine un atteggiamento diverso del Comune di Perugia quando a Balanzano di Perugia, in un contesto vicino alle case, venne realizzata una azienda che produce bitume che prima stava a Marsciano. Quello stabilimento venne allora contestato ma il Comune di Perugia non interpellò il Consiglio regionale e quello stabilimento non ha mai dato problemi”.

GIANLUCA CIRIGNONI (Up-Ncd): “Contrari ad una mozione presentata poco prima delle elezioni regionali solo per prendere in giro gli elettori. Questo tipo di discussione doveva essere fatta prima che la Provincia concedesse le autorizzazioni. Ora si può fare poco e si rischiano di aprire questioni legali, dato che l’autorizzazione c’è stata e pure la Conferenza dei servizi”.

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