Assisi e Todi, così diverse e adesso lontane politicamente potrebbero ambire ad un gemellaggio in nome delle frane quasi centenarie.
Quella di Todi, nota come di Porta Fratta, è ancor oggi dimenticata: la terra scivola lentamente a valle compresa tra due pendici che sono state oggetto di intervento di consolidamento, mentre ai fianchi della strada che scende a Ponte Naia sono visibili i segni di dissesto dei muri di contenimento intorno alle abitazioni, muri vecchi che probabilmente non hanno profonde fondazioni.
Quella di Assisi ha avuto spesso l’onore della cronaca e finanziamenti, forse in virtù di un nome straniero: Ivancich.
Ora qui si va all’adozione di un’azione coordinata per la realizzazione dell’intervento per la sistemazione idrogeologica del versante in frana
E’ quanto prevede un protocollo d’intesa sottoscritto a Perugia, a palazzo Donini
Il protocollo stabilisce che il soggetto attuatore dell’intervento – per un importo di circa 2 milioni 300 mila euro messi a disposizione dal Ministero dell’ambiente – sarà il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Toscana, le Marche e l’Umbria, mentre il Comune di Assisi espleterà attività di alta sorveglianza sulla realizzazione dell’intervento, riservando al Commissario Straordinario ( Catiuscia Marini) delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Umbria il compito di coordinamento delle attività dei soggetti sottoscrittori.
“Quella di oggi – ha affermato la presidente Marini – è una firma molto importante perché ci consentirà di avviare entro breve tempo i lavori per la frana Ivancich che la Regione aveva indicato quale opera assolutamente prioritaria nel programma di interventi straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Umbria.
Ora, grazie alle modifiche normative e la scelta di nominare Commissari di governo delegati per questo tipo di interventi, abbiamo potuto definire una intesa che, recuperando anche il lavoro amministrativo e di progettazione già svolto, ci permetterà di poter far partire concretamente i lavoro entro pochi mesi”.
Particolarmente soddisfatto il sindaco di Assisi Ricci, per il quale “grazie all’impegno della Regione Umbria finalmente potranno partire i lavori del cantiere di seconda fase per la messa in sicurezza di un territorio particolarmente importante della città.
Ciò – ha spiegato Ricci – non solo perché sono interessati oltre duemila cittadini e per il fatto che lì insistono l’Ospedale ed una Scuola Elementare, ma anche perché siamo in presenza di un’area di particolare pregio ambientale e paesaggistico. E grazie a questi interventi sarà anche possibile limitare l’impatto ambientale degli stessi cantieri”.
Il rappresentante del Provveditorato Salvia, per parte sua ha sottolineato l’approccio dell’intervento che punta sia a “consolidare il movimento franoso che a metterlo sotto stretta sorveglianza, in quanto si tratta di una frana che seppur molto lentamente è in costante movimento e per questo è necessaria una attenta opera di monitoraggio”.