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Le devastanti opere idrauliche sul letto del corso d'acqua, a cui non sono seguite adeguate opere di manutenzione, vengono fotografate da un nostro lettore
torrente faena

Vista la drammatica attualità del tema, un lettore-reporter di TamTam, ci segnala la situazione del torrente Faena nella zona del ponte tra Madonna del Piano e Fratta Todina. Il letto del torrente risulta completamente invaso dalla vegetazione che, in caso di forte piena, potrebbe creare situazioni di pericolo per possibili esondazioni.
Dopo i lavori di sistemazione idraulica che sono stati effettuati a fine 2013 su altri tratti del torrente Faena, la situazione fotografata dal nostro lettore, è emblematica di una pratica di governo dei corsi d’acqua (soprattutto quelli minori) iniziata circa 20 anni fa, che con l’obiettivo dichiarato della manutenzione dei torrenti, ha prodotto invece nella maggior parte dei casi, solo la messa in circolo di soldi pubblici ed una desolante devastazione ambientale.

Molte di queste opere di rifacimento della sezione idraulica dei torrenti che li fa assomigliare a dei canali cementificati, comportano molto spesso un maggior pericolo potenziale di alluvioni disastrose, a causa dell’aumento della velocità e dei volumi d’acqua che inevitabilmente si abbattono sui tratti a valle delle zone di argine “canalizzate”.
In questo modo si eliminano tutte quelle qualità “autoregimanti” degli alvei naturali, (l’irregolarità delle sponde, la possibilità di erosione di alcuni tratti spondali, le possibilità di esondazione in zone di campagna non pericolose per l’uomo), che determinano la dissipazione di gran parte dell’energia delle acque, attenuando le velocità delle correnti e ad allungando i tempi per giungere a valle dei volumi d’acqua.

Purtroppo invece da alcuni anni a questa parte, si è assistito ad una sorta di accanimento terapeutico sui torrenti, anche della nostra regione, che hanno condotto alla distruzione degli ambienti acquatici e dei delicati ecosistemi che costituiscono essi stessi un determinante fattore del buon mantenimento dei corsi d’acqua. Così, in nome della presunta sicurezza, nel nostro comprensorio abbiamo dovuto sopportare la vista di torrenti come il Naia, l’Arnata ed appunto il Faena, violentati dalle ruspe, per poi venire abbandonati per anni e creare situazioni, ora sì di degrado e pericolo, come questa emblematica che si registra adesso in questo tratto del Faena.

 

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