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Non possiamo nascondere, tra un misto di grande amarezza e dispiacere, di essere rimasti basiti nel dover assistere all’infelice uscita del Sindaco diffusa a mezzo di un comunicato stampa.
Un’esternazione inappropriata e fuori luogo nella quale Carlo Rossini arriva perfino a definire “indegni” gli uomini e le donne della passata giunta Comunale di centro destra.
Davanti a queste pesanti parole risulta purtroppo sempre più evidente, non tanto per noi quanto per tutti i cittadini tuderti, la delusione nel constatare le evidenti difficoltà di un uomo, che, di fronte al totale fallimento della sua gestione, carica a testa bassa insultando tutti e tutto sino ad arrivare alle minacce e alle denunce.
Ci chiediamo, motivati da una sincera preoccupazione e anche da un briciolo di tenerezza, quali difficoltà personali stia vivendo Carlo e quale rancore stia covando dentro di sé.
Ogni Sindaco, per forza di cose, è sottoposto inevitabilmente a critiche e censure; è il suo destino, la sua storia; un compito ingrato quello di ogni primo cittadino, fatto di onori ed oneri, di alti e bassi.
Mai però nella storia della nostra Todi si era assistito ad uno sfogo del genere da parte della massima autorità cittadina.
Mai si era mai visto un Sindaco che, isolato dal resto della città, si trincera dietro l’uso sistematico della denuncia e della forza pubblica.
Un Sindaco che, pochi giorni fa, ha denunciato un povero ragazzo reo di lesa maestà per il solo fatto di aver avuto un diverbio con lui in pubblico.
Quello stesso Sindaco che, pochi giorni dopo, di fronte allo scandalo della “allegra” gestione dei mezzi comunali, invece di assumere dei severi provvedimenti disciplinari (che sarebbero stati più che sufficienti) ha denunciato ai Carabinieri un dipendente sulla presunzione di aver abusato della cosa pubblica.
Quel Carlo Rossini, che ha inviato la Polizia Municipale e i Carabinieri a fotografare l’innocente e goliardica attività di Casapound limitata ad un semplice ed innocuo volantino e un’automobilina giocattolo posizionati di fronte alla nuova colonnina di rifornimento delle auto elettriche.
E via così… minacce e denunce.
Si ha quasi la impressione che, ormai, il nostro Sindaco viva chiuso in sé stesso, ostile e contrario a gran parte della città.
Noi, dal nostro piccolo, crediamo che chi rappresenta tutti i cittadini debba valutare e ragionare sul perché succedono certe cose e non è certo ricorrere all’uso della forza, dell’arroganza e della protervia.
Crediamo, sinceramente, che Todi abbia bisogno di un Sindaco che stia in mezzo alla gente, che sappia ascoltare come un buon padre di famiglia, chi ha dei problemi.
La moderazione, la pazienza, la capacità di mediazione dovrebbero essere il primo dei requisiti del nostro Sindaco.
E invece, dobbiamo tristemente assistere a queste cadute di stile, a questi sfoghi, che manifestano una palese mancanza di serenità e di tranquillità.
I Sindaci passano, Todi invece deve crescere sempre.

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