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IMU + TASI[1] la tabella di raffronto fra le aliquote applicate e quelle massime applicabili.

Dal Consiglio Comunale di martedì un dato emerge con chiarezza: TASSE IN AUMENTO.
A causa della mancanza dei dati relativi al bilancio e del pochissimo tempo a disposizione (Venerdì 05 Settembre c’è stata la prima convocazione della commissione bilancio) Centrodestra Marsciano non ha potuto valutare analiticamente tutti i numeri al fine di proporre una diversa e più leggera manovra fiscale; tutte le ipotesi avanzate in sede di commissione (innalzamento del reddito ISEE per l’esenzione, aumenteo delle detrazioni sulle fasce di reddito superiori a € 6.000, rimodulazione delle aliquote) non hanno trovato accoglimento.
 Dal prospetto allegato è di tutta evidenza come le aliquote indicate si posizionino sui massimi possibili per legge e l’impianto delle detrazioni non è assolutamente adeguato: troppo contenuto per le fasce di reddito con più contribuenti e con una bassissima soglia di esenzione (€ 6.000).
 Riepilogando brevemente: il massimo (11,4) è stato scelto per uffici e studi privati, banche, seconde case e aree edificabili esistenti; quasi il massimo (11,2) per negozi, bar, ristoranti e laboratori artigiani. Anche chi ha l’aliquota più bassa – capannoni produttivi – non fa festa in quanto il dato numerico non si discosta di molto (10,6).
 L’impianto complessivo di IMU più TASI determina, rispetto al 2012, un aumento della pressione fiscale pari al 3%, al netto delle detrazioni applicate.
L’aumento è contenuto – anche se bisognerebbe calcolare l’incidenza percentuale sulle fasce più martoriate – ma così facendo questa amministrazione perde un’occasione importante per dare un forte segnale di vicinanza alla cittadinanza in questo momento di crisi.
L’Amministrazione avrebbe dovuto fare di tutto per determinare una diminuzione della tassazione complessiva; per noi la scelta giusta sarebbe stata un abbassamento della pressione fiscale, anche lieve. 
 La partita, tuttavia, non si chiude qui; nella determinazione della TARI, del costo dei servizi individuali e della addizionale IRPEF faremo quanto in nostro potere per migliorare la manovra finanziaria con un occhio di riguardo alle categorie più penalizzate.

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