Con l’ordinanza emessa dal TAR lo scorso 10 settembre si afferma che lo stoccaggio di vinacce in loc. Cerro non provoca danni alla salute ed alla pubblica incolumità e si stabilisce che il suo divieto provocherebbe gravi ed irreparabili danni all’azienda.
Al di là delle opinioni, la sospensione dei nostri divieti, che ha durata limitata a 15gg (avendo già fissato il TAR una nuova udienza per il 24 settembre) aprirebbe comunque la strada all’avvio dello stoccaggio all’aperto così come previsto nella autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Perugia, sulla base dei pareri favorevoli di Arpa e Asl e contrario del Comune, restrizioni e prescrizioni comprese.
Nella stessa sentenza si fa riferimento però a nuove modalità di stoccaggio poi proposte dalla ditta.
Non più all’aperto con copertura con semplici teli ma con l’insaccamento in silos bag plastificati chiusi in modo sigillato e con l’immediato inserimento delle vinacce, attraverso una tramoggia, al momento del loro scarico.
La relazione tecnica acquisita solo ieri dal Comune, evidenzia in modo puntuale le caratteristiche tecniche del procedimento e di questo tipo di stoccaggio.
Stante l’avanzata stagione di vendemmia la ditta Di Lorenzo ha già comunicato però che o ottiene, nel volgerle di pochi giorni, l’autorizzazione allo stoccaggio con il nuovo metodo o avvierebbe, come al momento è nel suo pieno diritto, le attività con il sistema e le quantità già autorizzate.
Autorizzate in modo assai superficiale, tanto è vero che proprio la proposta di insaccamento è la testimonianza di quanto fosse possibile evitare la discutibile e poco credibile ipotesi di stoccaggio all’aperto con la copertura tramite teli.
Un sistema impossibile da accettare e da prendere sul serio e ci stupiamo ancora di come sia stato possibile, per gli Enti di cui sopra, concepire che per questo tipo di attività potessero essere previste modalità di stoccaggio così poco efficaci.
La conferma la si è avuta anche in sede dibattimentale dove è palesemente emerso, solo grazie alla nostra fermezza, che la posizione, sempre tenuta dal Comune di Marsciano, di stoccaggio al chiuso di questo materiale, inserita anche nell’art. 8 del nuovo Regolamento per le attività insalubri approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, non solo era possibile e praticabile ma è anche l’unica sostenibile.
Questa nuova modalità proposta ci sembra infatti superi i rischi di cattivi odori (o li mitighi drasticamente) così come quelli legati ai trasporti che diminuirebbero dato il ridursi dei quantitativi depositati.
A questo proposito abbiamo già chiesto all’ARPA di installare una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria presso il sottopasso ferroviario.
Altro aspetto riguarderebbe le altezze, che non supererebbero i 3,5mt a fronte dei 9,5 previsti e il decoro complessivo del sito. Il tutto naturalmente attivando tutti i controlli sulla corretta gestione delle procedure indicate nel nuovo progetto.
L’Amministrazione intende organizzare per martedì 16 settembre alle ore 21 un’assemblea pubblica presso i locali del Verde attrezzato del Cerro per informare sulle modalità e sui procedimenti che saranno adottati per garantire che l’attività sia svolta in conformità con le prescrizioni e le posizioni da sempre sostenute.