Sabato 30 agosto alle ore 21:15, presso la Casa del Pellegrino a Collevalenza di Todi, si potrà ascoltare la testimonianza di Padre Giuseppe Bazouzou, parroco della parrocchia di Aleppo in Siria.
Le parole del religioso aggiorneranno sulla situazione in Siria che lo stesso aveva comunicato con una lettera che Padre Giuseppe scrisse nell’aprile 2013 aisuoi confratelli in cui si può leggere la drammaticità della situazione di allora(che oggi sicuramente non è migliorata) e la fede che lo sostiene.
Reverendissimi Padri e Madri,
scusate se scrivo solo una lettera indirizzata a tutti, nonostante so che è mio dovere scrivere una per ognuno di voi, che spesso mi scrivete per essere vicino a un confratello.
Prima di tutto ringrazio voi e tutti coloro che partecipano con le preghiere a ciò che viviamo in Siria.
Purtroppo anche se ormai al livello internazionale dei mass media si parla poco, da noi continuano i conflitti e la gente sempre soffre di più.
Abbiamo passato un periodo Pasquale difficile.
Domenica delle Palme abbiamo ridotto le nostre funzioni solenni solo al mattino, e ha partecipato abbastanza gente.
Pure il Giovedì santo abbiamo anticipato ed abbreviato tante funzioni, le quali generalmente duravano fino a mezzanotte, mentre quest’anno abbiamo finito verso le 20,30.
Dopo mezzanotte del Giovedì Santo, fino alle ore 18 del Venerdì santo, non è cessato il fuoco in un quartiere accanto al nostro, dove una parte degli abitanti sono dei cristiani, all’alba la gente ha cominciata a
scappare, con una commissione nominata dai vescovi, che ha fatto alloggiare queste famiglie in diverse case. La partecipazione della gente al Venerdì Santo era abbastanza povera, perché l’esercito non lasciava
la gente di uscire da casa a causa degli scambi di fuoco.
Pure il Sabato Santo poca gente in chiesa, mentre la Domenica di Pasqua tanta gente ha partecipato alla S.Messa, ma finita la Messa, mentre la gente usciva dalla mia chiesa è caduto un missile su una macchina che
era parcheggiata davanti alla porta della canonica, ma per la grazia del Buon Gesù non è scoppiata, cosi nessuno si è fatto male, solo una grande paura. Questo è il terzo missile che cade difronte alla canonica senza che scoppi, come succede pure in altri posti. Per questo durante le prediche cerco di sottolineare cosa fa la Provvidenza con noi, non dobbiamo vedere solo le tenebre, c’è tra di noi il Cristo Risorto.
Da una settimana il nostro grande problema, oltre i bombardamenti, è quello di seppellire i nostri defunti; i nostri cimiteri si trovano nel quartiere sopraindicato. Abbiamo avuto diversi defunti e per ora si trovano nelle cantine e nelle sale sotto le chiese. ……Cosa vedremo nel futuro ancora non si sa.
Riguardo ai due sacerdoti arrestati da 56 giorni, sono ancora nelle mani degli intermediari.
Il Signore con la Sua saggezza ha aspettato dei secoli prima che mandasse il Suo Unico Figlio per salvare l’umanità, 40 anni il popolo di Dio girava nel deserto prima che arrivasse il resto nella terra promessa. Ciò
vuol dire che dopo la tenebre arriva la Luce, anzi che nelle tenebre il Signore non fa mancare la sua presenza luminosa.
Pregate per noi affinché il Signore aumenti sempre di più la nostra fede.
Uniti nella preghiera
P. Giuseppe, sdfam
NB: da sei gironi eravamo senza corrente, stasera l’abbiamo avuta… aprendo la mia e-mail ho visto le vostre lettere. Vi scrivo all’una dopo mezzanotte… sono svegliato, come succede spesso, dal rumore dei missili.
Già siamo abituati.
Buona notte