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7,60 euro per andare da Todi a Perugia o da Perugia a Città di Castello e circa 12 da Terni a Perugia se la E45 sarà trasformata in autostrada, sempre che i costi non lievitino oltre i 10 miliardi previsti
e45

Quando gli umbri volevano che l’autostrada del sole passasse all’interno dell’Umbria, gli interessi dei politici nazionali del tempo la dirottarono ad ovest.
Come contentino realizzarono poi una super strada gratuita, la E7 così allora chiamata e poi diventata E45, ma secondo ciò che dice chi afferma di aver visto gli atti dell’epoca, c’è il sospetto che quella super strada venne concepita come “leggera”.
In pratica la massicciata non sarebbe stata realizzata dello spessore e con il calibro dei materiali lapidei  tale da sostenere il peso di solo autovetture e mezzi leggeri
, non certo i Tir mastodontici che l’apertura del valico a nord al Verghereto ha indirizzato sulla super strada umbra.

Da allora sono cominciati i guai, avvallamenti e buche a non finire a cui il rifacimento del solo manto stradale non è in grado, sembrerebbe anche a  causa della massicciata debole, di porre rimedio se non per lo spazio di qualche giorno.
Situazione che sembra non cambierà con la trasformazione in autostrada almeno per le carreggiate attuali, a cui verrà affiancato altro spazio, ma che non verranno rifatte dalle fondamenta“.

Nonostante ciò per questi lavori si dichiara ci vorranno 10 miliardi, cifra pronta a salire vertiginosamente se qualcuno deciderà che il tracciato dovrà essere rifatto in tutta la sua lunghezza e larghezza e che riempirà i cantieri per decenni, con deviazioni probabili sul traffico su strade locale che non sono più in grado di sostenere neppureil traffico leggero locale.

E perciò “ Altro che esenzione per i residenti, il pedaggio ci sarà e lo pagheremo anche caro. I privati che hanno promosso il project-financing per la trasformazione della E45 in autostrada hanno previsto una tariffazione esorbitante che graverà sui cittadini per almeno 40 anni”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), commenta i dati del “Piano economico finanziario (Pef) elaborato dagli stessi privati che finanzieranno la trasformazione della E45 in autostrada, annunciando un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiedere che renda pubbliche tutte le notizie in suo possesso, compresa la Relazione illustrativa al Piano finanziario per la realizzazione del corridoio di viabilità autostradale della tratta Orte-Mestre”.

“Secondo il Piano finanziario – spiega Dottorini, che nella nota fa riferimento anche alla sua qualifica di ‘presidente di Umbria migliore’ – il promotore del progetto per procedere all’attuazione del programma di investimenti ritiene congrua l’applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro per i veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano Perugia da Città di Castello ( così come Perugia da Todi – n.d.r) occorreranno circa 7,60 euro, mentre da Terni a Perugia saremmo attorno ai 12 euro.
Ovviamente la stangata sarà quasi doppia per i mezzi pesanti, ma anche per i mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori locali.

Un autentico salasso che, se non immediatamente smentito, chiamerebbe in causa anche le responsabilità di chi non ha adeguatamente informato sia i cittadini sia chi per essi deve assumere decisioni nelle sedi istituzionali. Soprattutto i sostenitori della mega-opera dovrebbero abbandonare la demagogia e le ambiguità con le quali in questi anni hanno preso in giro i cittadini. A nulla valgono più – aggiunge – le finte rassicurazioni di chi parla di esenzioni o alleggerimenti per i residenti, dal momento che l’arteria è utilizzata essenzialmente da un traffico locale e senza il contributo dei residenti il progetto risulterebbe insostenibile e irrealizzabile.
Oggi è chiaro quindi che il pedaggio lo pagheremo tutti e, purtroppo, dai dati emerge un quadro ancora più sconfortante del previsto. Il combinato di volumi di traffico molto bassi e di costi di realizzazione elevati, ci mette di fronte a una cruda realtà: per rientrare dall’investimento sarà necessario un pedaggio pesante a carico dell’intera collettività.
E’ una brutta notizia per tutti, ma in particolare per i pendolari e per gli imprenditori locali che in questi anni sono stati presi in giro con false promesse e che invece dalla trasformazione della E45 in autostrada riceveranno contraccolpi insostenibili in termini economici”.

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