Condividi su facebook
Condividi su twitter
Di fronte alla Commissione europea Thyssen avrebbe assicurato uno sviluppo dell'Ast di Terni quale concorrente forte e credibile di Outokumpu, “fornendo rassicurazioni sul suo piano di attività per i prossimi anni, manifestando l’intenzione di investire nell’impianto ed invece
terni acciaierie

II tedeschi della ThyssenKrupp (TK), nel tentativo di portare a termine l’operazione di trasferimento in patria di impianti strategici italiani, tentativo non nuovo; avrebbero “barato alla grande” nei confronti della UE.

Lo sosterrebbe il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, che ha presentato una “importante” interrogazione sul futuro delle acciaierie di Terni che si aggiunge alle vibrate proteste sia del Presidente della Giunta regionale dell’Umbria che del Ministro per lo sviluppo economico italiano

L’atto ispettivo firmato da Tajani, che dovrà ricevere risposta entro tre settimane, parte dalla riacquisizione di Acciai speciali Terni (Ast) da parte dei tedeschi che nel febbraio scorso la Commissione europea ha avallato con l’intento di “garantire che le acciaierie di Terni trovassero un acquirente idoneo, proteggendo nel contempo la loro redditività“.
In quella occasione Thyssen avrebbe assicurato uno sviluppo dell’Ast di Terni quale concorrente forte e credibile di Outokumpu, “fornendo rassicurazioni sul suo piano di attività per i prossimi anni, manifestando l’intenzione di investire nell’impianto e, di conseguenza, migliorarne la redditività”.

L’atto ispettivo europeo,  rileva che “il piano presentato da TK prevede una riduzione di costi in tutte le aree di oltre 100 milioni di euro l’anno, un ridimensionamento del personale di 550 dipendenti, che porterà alla chiusura di un forno” mentre invece “la Commissione ha sempre affermato che il suo operato era volto ad assicurare la sostenibilità economica e la competitività di Ast”.

Tajani chiede quindi di sapere quali iniziative verranno adottate per “garantire che l’acquisizione non si traduca in un processo di deindustrializzazione” e per assicurare che Thyssen investa nell’impianto e ne migliori la redditività. Nel documento viene infine proposto che “la questione Tk – Ast venga discussa nella prossima riunione del Gruppo ad alto livello sull’Acciaio”

 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter