Quanto sta accadendo, per la 70ma volta, con “L’ennesima rottura delle tubature del sistema irriguo della diga di Montedoglio, avvenuta in questi giorni nel Comune di Citerna, riaccende i riflettori sull’anomala fragilità di queste opere, costate quasi 5 milioni di euro”.
È quanto dichiara il capogruppo regionale della Lega nord, Gianluca Cirignoni, che annuncia la presentazione di una terza interrogazione in merito e chiede chiarezza “sul ruolo avuto dalle due commissioni di collaudo nominate dalla Regione, e lautamente pagate, che certificarono la conformità delle condotte”.
Al di là della polemica contingente la questione pone seri interrogativi sulle garanzie di esecuzione ad opera d’arte di tanti lavori pubblici ed in particolare riaccende la polemica sulle tubature sotterrane nelle quali si vorrebbe, in altri luoghi, far scorrere gas e se queste sin dalla progettazione tengano in molto, molto conto la sismicità dei luoghi.
In alto Tevere infatti da moltissimo tempo la terra si muove e ciò non deve far troppo bene a tutto ciò che è interrato.
Nel caso specifico del sistema irriguo che si dirama dalla diga di Montedoglio si pone un altro problema che è comune a tutti in Italia: la lentezza della giustizia civile e la pratica impossibilità di chi ha ragione ed ha bisogno che sia riconosciuta di dover rinunciare a vederla in tempi brevi ed utili
Cirignoni, infatti ricorda che “Ritenendo la situazione anomala la stessa Regione incaricò il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia di eseguire una perizia sui materiali con cui le condotte furono realizzate. Dalla risposta alla nostra seconda interrogazione si apprende che la Regione avrebbe incaricato, nel giugno 2013, l’avvocatura regionale di fare causa alle ditte che realizzarono i lavori e a quella produttrice delle tubature.
Dagli esiti della perizia, infatti, risultava che cinque degli otto campioni di tubazioni sottoposti a test non avevano superato la prova in pressione, essendosi verificate rotture: non erano, quindi. corrispondenti alle caratteristiche espressamente previste dal capitolato speciale d’appalto relativo al progetto”.
Ma le tante stranezze della vicenda non sembrano essere giustificate solo da peccati veniali e forse presto ci saranno novità