Mozione al Consiglio Regionale
Oggetto: Riforma delle Province
Preso atto, che con l’approvazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” è stato dato avvio ad una riforma importante che incide sulla riorganizzazione effettiva del territorio dello Stato e delle Autonomie in cui esso si articola;
CONSIDERATO che tale riorganizzazione riguarderà nella nostra Regione, in particolare la questione legata alle Province;
CHE le Province individuate dalla legge 56 diventano enti di area vasta che esercitano le funzioni fondamentali indicate al comma 85 e precisamente:
a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza;
b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale;
d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;
e) gestione dell’edilizia scolastica;
f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.
RICORDATO che entro l’8 LUGLIO p.v. un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno e del Ministro per gli affari regionali, dovrà stabilire, previa intesa in Conferenza unificata, i criteri generali per individuare i beni, le risorse finanziarie, umane e strumentali e organizzative connesse all’esercizio delle funzioni da trasferire dalle province agli altri enti subentranti, garantendo i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in corso, nonché quelli a tempo determinato fino alla scadenza prevista;
CHE conseguentemente, entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge (8 OTTOBRE 2014), le Regioni, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, provvederanno a dare attuazione al citato accordo;
PRESO ATTO che tale riorganizzazione vedrà coinvolti circa millequattrocento dipendenti, ognuno dei quali con la propria professionalità e competenza acquisita negli anni e che non dovrà essere dispersa nei nuovi assetti che si andranno a realizzare, ma anzi dovrà essere utilizzata e sfruttata al meglio per rendere la P.A. sempre più efficace ed efficiente ed al servizio dei cittadini, dato che ne è noto il giudizio positivo, anche quello dei Comuni nei confronti dell’ente Provincia dovuto alle positive relazioni ed interventi negli anni avvenuti;
RITENUTO opportuno in particolare che eventuali mobilità dovranno consentire anche alle attuali apicalità di poter continuare nelle funzioni ed a tutti di poter proseguire nei percorsi di progressioni di carriera previsti dal comune CCNL;
Tutto ciò premesso
Il Consiglio Regionale dell’Umbria, impegna la Giunta Regionale
ad intraprendere tutte quelle iniziativeutili a definire risorse, percorsi, accordi, convenzioni o norme affinchè nel proseguo dell’attività lavorativa all’interno delle Province, o in caso di mobilità in altro Ente, il personale tutto non abbia a subire limitazioni o diversità di trattamento, con particolare riferimento sia alle responsabilità di direzione e di ufficio, sia all’accesso per le progressioni di carriera.