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Ieri abbiamo assistito ad un altro capitolo negativo di una vicenda, quella del rinnovo degli organi degli Ambiti territoriali di caccia dell’Umbria, che si trascina ormai da mesi a dispetto delle finalità e degli obblighi derivanti a questi organismi dalle disposizioni di legge. Così ci esprimiamo in esito alla riunione del Comitato di gestione dell’Atc Perugia 2 che, a Foligno, ha rinnovato la Presidenza escludendo da questo organo – unico caso in Umbria – qualsiasi rappresentante del mondo agricolo. Si tratta di un’evidente contraddizione rispetto  allo spirito di collaborazione tra mondo agricolo, venatorio e ambientalista che dovrebbe, al contrario, ispirare l’attività degli Atc secondo i dettami della normativa vigente. I presidenti degli Ambiti dovrebbero svolgere un’azione di garanzia e di mediazione tra le diverse posizioni per tentare di portarle a sintesi invece di favorire, come è accaduto in questa circostanza, l’esclusione della rappresentanza agricola dal Comitato di Presidenza. A questo punto chiediamo agli enti delegati a controllare l’attività degli Atc, in primo luogo alla Provincia di Perugia, di valutare attentamente quanto accaduto e, soprattutto, il comportamento del presidente dell’Atc Perugia 2 che dovrebbe essere garante delle funzioni  assegnategli dalla Provincia di Perugia al momento della sua nomina.

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