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Il risultato storico ottenuto dal Partito Democratico alle elezioni per il Parlamento Europeo è un chiaro messaggio di speranza verso un cambiamento che non sembra più una mera chimera. Gli elettori si sono trovati davanti ad un bivio: seguire le facili tentazioni dei populisti e restauratori o dare fiducia all’unica forza politica che ha puntato sul rinnovamento e sulla seria e concreta proposta riformista.
In questo periodo storico dove la crisi sta attanagliando il mondo intero, la stragrande maggioranza degli elettori italiani ha deciso di dare completa fiducia al Partito Democratico che rimane l’unico partito con una proposta politica seria e credibile, che ha investito nel rinnovamento della classe dirigente e con responsabilità sta guidando il paese.
Gli elettori italiani hanno dimostrato di credere ancora nel progetto dell’Europa unita per portare a compimento un processo che sembra essersi interrotto verso una maggiore democrazia e uguaglianza di tutti i cittadini in un contesto paritario di tutti gli Stati membri.
Con il voto al Partito Democratico gli elettori italiani hanno però anche detto con forza che non hanno apprezzato la gestione degli ultimi cinque anni della maggioranza conservatrice che ha creato un Europa caratterizzata da un clima di inquietudine e austerità. E’ arrivato il momento di interrompere la politica del rigore, della pressione fiscale e dell’austerità per dare avvio ad una nuova fase in cui si faranno tutti gli sforzi per sostenere gli Stati membri nella ricerca volta a garantire una ridistribuzione equa ed efficace della ricchezza e delle opportunità attraverso politiche sul lavoro e l’occupazione nel rispetto dei più elementari diritti sociali.
Con il voto al Partito Democratico gli elettori italiani hanno creduto alla possibilità di poter dare ai cittadini europei l’opportunità di sviluppare compiutamente il proprio potenziale con investimenti sulla cultura, l’istruzione, le competenze, l’assistenza all’infanzia, la ricerca e la conoscenza contrastando con forza i nazionalismi.
Anche a Todi gli elettori hanno espresso una grande fiducia al Partito Democratico con un consenso di circa otto punti percentuali sopra al dato nazionale arrivando al 48,6%, corrispondente a 3433 voti. Il consenso per il Partito Democratico e il Partito Socialista a Todi è cresciuto di 645 unità rispetto alle elezioni politiche del 2013, il 5% dell’elettorato tuderte in poco più di un anno.
Questa crescita del consenso dei partiti della città che hanno aderito al progetto del PSE è anche incoraggiante per la politica locale. Se si considera il risultato della lista “L’altra Europa con Tsipras”, i partiti della maggioranza dell’Amministrazione Rossini (PD, PSI, Rifondazione Comunista, SEL) hanno un consenso che si attesta al 51,4%.
Il segnale è ancora più incoraggiante se si considera che a Todi, rispetto alle politiche 2013, i partiti dell’opposizione di centro destra “Forza Italia”, “Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale” e NCD hanno perso intorno ai 1200 voti (9% di tutto l’elettorato tuderte) così come il “Movimento 5 stelle” ha registrato una consistente perdita di consenso di circa 1350 voti (10% dell’elettorato).
Anche se il voto per il Parlamento europeo ha evidentemente una valenza diversa non si può nascondere che i cittadini tuderti hanno indirettamente dato fiducia all’attuale maggioranza mostrando di apprezzare, ancora una volta, il progetto di città e il lavoro svolto in questi primi due anni da una amministrazione giovane che senza troppi proclami sta portando avanti quanto proposto in campagna elettorale.
Infine non possiamo che ringraziare tutti gli elettori per la fiducia che ancora una volta ci hanno dimostrato, fiducia che ci sprona a continuare sulla strada percorsa e a fare sempre meglio per trasformare la città di Todi in modo che cresca migliorando le condizioni di vita di tutti i cittadini.

Partito Democratico Todi

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