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Il territorio di Marsciano viene fatto ricadere sotto la competenza del Giudice di Pace di Spoleto anziché di quello di Todi.
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Nel Decreto Ministeriale n. 87 pubblicato ieri, 15 aprile 2014, in Gazzetta Ufficiale, con il quale si assegnano i territori agli uffici del Giudice di Pace, il territorio di Marsciano viene fatto ricadere sotto la competenza del Giudice di Pace di Spoleto anziché di quello di Todi.
Per l’Amministrazione si tratta dell’ennesimo atto di quella vicenda schizofrenica e densa di incompetenze chiamata riorganizzazione degli uffici giudiziari.

Il Comune di Marsciano, insieme a tutti gli altri Comuni della Media Valle del Tevere ha denunciato l’assurdità dell’assegnazione dei territori ricadenti nella ex sezione distaccata di Todi al Tribunale di Spoleto piuttosto che a quello di Perugia, decisione sulla quale, peraltro, il Comune sta continuando a lavorare, insieme agli altri, affinché venga rivista.

Ora, sperando che l’assegnazione di Marsciano a Spoleto, per quanto riguarda le competenze dei Giudici di Pace, sia un errore e non una scelta consapevole, il Comune intraprenderà anche su questo versante tutte le iniziative necessarie a rivedere tale assurdità.
Si ricorda, peraltro, che il Consiglio comunale di Marsciano si era espresso, conformemente a quanto richiesto dalle norme e insieme ai Comuni della Media Valle del Tevere, affinché per il Giudice di Pace fosse previsto il mantenimento di quello di Todi e la conseguente assegnazione di Marsciano ad esso.

Il Giudice di Pace ha un ruolo crescente nel dirimere controversie giudiziarie, evitando che esse entrino nel circuito dei tribunali già di per sé intasati, e costringere i professionisti, ma soprattutto i cittadini, a fare riferimento a Spoleto significa far gravare su di essi costi e disagi crescenti, in virtù di una scelta illogica dal momento che a Todi vengono assegnati tutti i Comuni della Media del Tevere tranne Marsciano e Deruta. Sarà quindi subito avviata, d’intesa con il Comune di Todi e con le altre istituzioni compresa la Regione, la richiesta al Ministero per la revisione di quella che si auspica sia solo una svista.

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