Non si può certo dire che la temperatura sia così fredda da doversi “scaldare” con abbondanti libagioni, ma evidentemente l’alcool piace e causa guai.
Nella serata di ieri le pattuglie di Carabinieri dei Reparti dipendenti dalla Compagnia Città di Castello, impegnate nei consueti servizi preventivi, si son dovute confrontare con un’improvvisa ed inaspettata escalation di gravi violazioni al codice della strada.
Tre infatti sono stati gli automobilisti denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
Ad operare sono stati i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e delle Stazioni di Monte S. Maria Tiberina e Città di Castello.
L’episodio più grave si è certamente verificato in località Cinquemiglia di Città di Castello. Verso le 23 i militari sono intervenuti per un incidente stradale tra due autovetture. Trattandosi di uno scontro frontale, in un primo momento si temevano gravi conseguenze.
Nel sinistro sono rimasti coinvolti due veicoli che procedevano in direzione opposta. Ad avere la peggio è stata una signora 60enne del posto che ha riportato lesioni guaribili in 20 giorni.
Le immediate verifiche dei Carabinieri hanno permesso di accertare che il conducente di uno dei veicoli coinvolti, il quale sembra abbia invaso la corsia da cui proveniva l’auto con a bordo la donna ferita, era completamente ubriaco. Gli accertamenti tecnici hanno infatti permesso di stabilire che l’uomo, un 38enne italiano residente a Città di Castello, aveva un tasso alcolemico superiore a quello consentito. Allo stesso veniva ritirata la patente di guida.
A distanza di pochi minuti altre pattuglie hanno fermato, nel corso di normali controlli alla circolazione stradale, due uomini alla guida delle rispettive autovetture. Si tratta di un cittadino marocchino di 40 anni e di un italiano di 30, entrambi residenti a Città di Castello. Dal loro comportamento i Carabinieri hanno compreso che erano ubriachi. I sospetti sono poi stati confermati dall’etilometro.
La Stazione Carabinieri di Sigillo ha denunciato in stato di libertà, per interruzione di ufficio o servizio o servizio pubblica necessità e per simulazione di reato, un 55enne romano da anni residente a Costacciaro.
Alla fine di Gennaio, il predetto aveva chiamato la centrale operativa simulando di aver un furto in abitazione e di essere era stato malmenato, che aveva perso due denti e che durante la colluttazione era riuscito a colpire un malvivente al punto che fuggendo, i ladri, avevano abbandonato un auto.
Immediato fu l’intervento dei militari, che per pur di correre in aiuto del malcapitato, lasciarono immediatamente le situazioni operative cui erano impegnati.
Giunti sul posto, invece, trovano una situazione completamente differente. L’uomo, in stato di ebbrezza, come riscontrato anche dal 118 intervenuto a supporto, si era inventato tutto e non sapeva fornire una logica spiegazione su quanto aveva messo in moto.
Considerata la gravità del fatto e i non pochi disservizi causati con il suo comportamento, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati sopra indicati.