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Il Gruppo territoriale ternano plaude alla decisione della Corte Costituzionale che“boccia” la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pensanti: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all’oggetto e alle finalità del decreto. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del ’93, che prevede pene più basse per le droghe leggere.
Questa legge irragionevole e incivile che confinava in questa materia l’Italia ai margini dell’Europa è costata la rovina delle vite di decine di migliaia di giovani italiani incarcerati e condannati per il possesso di droghe leggere.
Una sofferenza gratuita senza motivo che ha avuto come effetti collaterali la condanna dell’Italia per sopra affollamento delle carceri non distinguendo tra droghe pesanti e cannabis.
La speranza è che si recuperi rapidamente, anche in altri aspetti riguardanti la dignità umana e i diritti civili, il gap con l’Europa maturato in questi ultimi 20 anni”

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