Condividi su facebook
Condividi su twitter
Nel mese di gennaio di quest’anno i parti sono stati 22, quasi il doppio rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Cicogna

Se non sono promesse da marinaio, ma il Direttore Generale della Usl 1 Umbria di Perugia fino ad ora ha rispettato puntualmente gli impegni presi, il punto nascita dell’ospedale comprensoriale della media valle del Tevere Umbro di Pantalla  continuerà a funzionare.
Lo hanno confermato anche i sindaci di Todi, Marsciano e Massa Martana,  stamattina, nella conferenza stampa che si è tenuta dopo il lancio delle iniziative di chiara origine partitica per  “salvare il punto nascita” tuderte.
C’erano anche anche:  il consigliere regionale Massimo Buconi e l’assessore provinciale Bertini.

Le presenze nei punti nascita sono notoriamente legate alla fama dell’osterico di turno e quando c’è un cambio le conseguenze si avvertono, ma le diverse scelte delle partorienti non possono condizionare una distribuzione territoriale razionale dei punti nascita perché come si diceva una volta “ i treni passano ma le stazioni restano”

Secondo il Direttore Legato, a Pantalla il numero delle nascite ha registrato, nel 2013, un calo, passando a circa 350 dalle 420 del 2012, ma il dato è in linea con i dati nazionali e regionali, collegati al minor numero di famiglie extracomunitarie residenti, molte tornate nel proprio Paese, e alla crisi economica che non poteva non incidere.

Il dato, peraltro non è affatto stabile perchè nel mese di gennaio di quest’anno i parti sono stati 22, quasi il doppio rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Ciò conferma la necessità che la dislocazione dei punti nascita non può seguire “mode” temporanee, qualche volta coltivate per interessi personali, come confermano anche recenti vicende conclusesi con pesanti provvedimenti disciplinari proprio nel capoluogo umbro

In Umbria, comunque, i punti nascita sono troppi, visti dall’ottica di chi fa partorire, anche se si giunge a propagandare il ritorno alle nascite a domicilio, cosa che dovrebbe far riflettere sulle affermazioni “terroristiche” per cui per i parti fisiologici dovrebbe essere presente la rianimazione.

Di seguito i comunicati emessi alla fine della conferenza stampa:

 Nessun atto programmatico prevede la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Pantalla. Lo ha dichiarato il direttore generale della USL Umbria 1, Giuseppe Legato, durante un confronto che si è tenuto oggi (24 gennaio)  nella sala convegni del presidio ospedaliero della Media Valle Tevere con i sindaci di Todi, Marsciano e Massa Martana e gli organi di stampa.

 “In Umbria – ha spiegato il direttore Legato – sono 8 i punti nascita che registrano un numero di parti annuali inferiore a 1.000, di cui 3 inferiore a 500. Il punto nascita di Pantalla, che nel 2012 registrava 420 parti, nel 2013 non è arrivato a 400 parti, subendo un calo fisiologico, legato anche alla crisi economica, che, come negli altri punti nascita regionale, si attesta sul 6-7%. Ma voglio tranquillizzare e rassicurare le amministrazioni e i cittadini: il punto nascita della Media Valle del Tevere non deve temere nulla. Tra l’altro il dato relativo alla diminuzione di parti verificatasi nel 2013, circa 50 parti in meno rispetto al 2012, va comunque analizzato e monitorato, anche in considerazione del fatto che nel primo mese del 2014 si è verificato un incremento di quasi l’80% con 22 parti contro i 13 del mese di gennaio del 2013”.

 “L’accentramento dei punti nascita nella rete regionale dell’emergenza è prospettica. – ha successivamente precisato Legato – E in ogni caso,  oltre al numero oggettivo dei parti, ci sono altri indicatori importanti che dovranno essere valutati nell’ambito della riorganizzazione regionale in attuazione delle linee guida ministeriali: le distanze e i relativi collegamenti, l’organizzazione, la sicurezza della struttura e il grado e i tempi di risposta in caso di emergenza e la mobilità delle donne verso altre strutture”.

 Anche i sindaci presenti hanno voluto rassicurare i cittadini, ribadendo che la sanità non può e non deve diventare terreno di visibilità e scontro politico.

 Il sindaco di Marsciano Alfio Todini ha confermato che “Oggi, dopo la nascita del nuovo ospedale della Media Valle del Tevere, e con il Centro servizi di Todi e la Casa della salute di Marsciano, i servizi sono migliori di quelli del passato e possiamo partecipare da protagonisti alle politiche regionali che riguardano la riorganizzazione del sistema sanitario”.

 “L’incontro e la visita che si è svolta questa mattina – ha sottolineato il sindaco di Todi Carlo Rossini – sono  un segnale positivo. In realtà la struttura è stato un ottimo investimento strategico per la sanità della nostra area ed oggi, abbassando la logica dei campanili, ci permette di entrare nella logica della rete integrata, nell’ambito della quale la Media Valle del Tevere ha un ruolo di tutto rispetto. Dobbiamo guardare non solo ai problemi, ma anche agli sforzi compiuti in questi due anni e mezzo, alle cose da migliorare e alle soluzioni da trovare: è per esempio cosa di questi giorni l’attivazione di due letto monitorati per l’osservazione semi-intensiva in chirurgia”.

 “Rischiamo che una petizione, pur con le migliori intenzioni, – ha commentato il sindaco di Massa Martana Maria Pia Bruscolotti – ingeneri la tendenza ad un precoce e inutile abbandono della struttura, alimentando l’idea che, per esempio, sia inutile andare a Pantalla a seguire i percorsi del parto col rischio che poi possa essere chiusa… E’ importante che i cittadini abbiano fiducia nelle amministrazioni e nella sanità del territorio”.

Un invito che fa eco a quello del direttore generale Legato: “Difendiamoci dal chiacchiericcio, che abbatte la credibilità della struttura, generando sfiducia e disaffezione nei confronti delle risorse del territorio”.

 A due anni e mezzo dalla sua apertura, il giovane presidio ospedaliero nel 2013 ha registrato dati positivi in linea con la programmazione regionale, tra i quali, l’aumento significativo dell’attività ambulatoriale e di day surgery contro una diminuzione dei ricoveri ordinari. Inoltre la struttura, situata sulla principale arteria stradale della regione e dotata della più moderna tecnologia, si contraddistingue  per la presenza di numerose specialità chirurgiche come l’oculistica, l’ortopedia e la chirurgia della mano, per servizi di eccellenza come la nefrologia e dialisi, la riabilitazione cardiologica ortopedica, la RSA con 8 posti letto e la TAC attiva h24. Servizi che insieme a una rete dell’emergenza che comprende una postazione 118 centralizzata e due postazioni 118 periferiche a Todi e Marsciano, rendono la struttura un punto di riferimento sanitario non solo per il distretto della Media Valle del Tevere.

 Nel 2012 i parti nella regione Umbria sono stati 8.187 di cui circa 2.000 fuori dalle aziende ospedaliere di Perugia e Terni e dall’ospedale di Foligno, 420 quelli a Pantalla. Nel 2013 i parti sono diminuiti a livello regionale e nazionale del 6-7%.

 

 Il Sindaco di Marsciano Alfio Todini insieme al Sindaco di Todi Carlo Rossini, al Sindaco di Massa Martana Maria Pia Bruscolotti e al Direttore generale della Usl Umbria 1 Giuseppe Legato, ha preso parte, venerdì 24 gennaio 2014, ad una conferenza stampa tenutasi presso la sala conferenze dell’Ospedale comprensoriale della Media Valle del Tevere e riguardante il ruolo del Nosocomio di Pantalla nel quadro del sistema sanitario regionale.

Questa struttura – afferma il Sindaco Todini – è il cardine di una complessiva riorganizzazione dei servizi sanitari che ha riguardato tutta la Media Valle del Tevere e della quale fanno parte anche la Casa della Salute di Marsciano e il Centro Servizi di Todi. Una rimodulazione che ha portato elementi di innovazione e, di fatto, un aumento della quantità e della qualità dei servizi che oggi questo territorio è in grado di offrire ai suoi abitanti. È quindi forte di questo dato e valore aggiunto che la Media Valle del Tevere si inserisce nella discussione in atto sulla riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari nella regione Umbria. Una discussione che ci vede protagonisti e nell’ambito della quale dobbiamo farci portatori non di sterili campanilismi ma di una visione sistemica, di rete, orientata alla qualità dei servizi. Se avessero vinto coloro che oggi si stracciano le vesti per salvare servizi che non sono a rischio e che non volevano né l’ospedale unico né la Casa della Salute oggi non avremmo il ruolo di primo piano che possiamo invece vantare. Non abbiamo bisogno che il tema dei servizi presenti nell’Ospedale di Pantalla, in questa fase di riorganizzazione della sanità regionale, diventi terreno di scontro politico con le strumentalizzazioni di qualcuno che, dopo anni di silenzio e disinteresse, agita fantasmi sulla ipotetica chiusura di reparti a partire dal punto nascita. Ci sono, sotto questo punto di vista, delle linee programmatiche individuate dalla Regione che non parlano di chiusura del punto nascita di Pantalla ma si limitano ad aprire un confronto per individuare la migliore organizzazione e dislocazione possibile per questo tipo di servizio a livello regionale, partendo innanzitutto dall’esigenza di garantire la massima qualità e sicurezza alle gestanti e ai bambini che nascono. Aspetti, questi, che certamente non fanno difetto al punto nascita di Pantalla. L’invito per tutti i cittadini è quindi ad avere piena fiducia nei servizi sanitari che sono presenti sul territorio e che stanno dimostrando di poter dare le risposte che il territorio chiede, grazie al lavoro non solo delle Istituzioni ma di tante persone qualificate e capaci a partire dai medici e dagli operatori sanitari”.

 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter